Ladies and Gentlemen,
Condivido anche qui il mio lavoro di quasi 5 anni fa.
Trattasi di una drabble.
Un mio lavoro di scrittura.
All'epoca, la casa editrice aveva fornito diversi insiemi di 3 parole chiave da cui lo scrittore o scrittrice avrebbe dovuto sviluppare una sorta di mini storia. Con un numero limitato di parole, quelle consentite erano 100.
Se non ricordo male le parole chiave erano: penna, diario di viaggio e polaroid. Vogliate perdonarmi, ma è passato un po' di tempo da allora e non ricordo con esattezza (ricordo, piuttosto, altre cose del 2015).
Ero effettivamente riuscita a sviluppare una mini storia che rispettasse tutti i requisiti, eppure, nonostante ciò non sono riuscita ad aggiudicarmi il primo posto.
Pazienza.
A me continua, ancora adesso, a piacermi, ragion per cui la condivido anche qui:
I paesaggi si susseguono tra loro continuamente. Insisto a fissare l'esterno, assorta nei miei mille pensieri. Come raccontare quello che è successo? Non so proprio come andare avanti. Sarà il blocco dello scrittore? Eppure è un diario di viaggio. Sghignazzo. Il cappuccio della penna ancora in bocca. Una pessima abitudine lo so, ma continuo a farlo nonostante lui mi prenda in giro per questo. Distolgo lo sguardo portandolo ora su quelle pagine bianche. Sfoglio quelle precedenti e la mia attenzione viene catturata da una polaroid. Io e lui davanti una caffetteria. Questa è l'immagine perfetta per rappresentare la mia estate.