sabato 22 maggio 2021

📖 RECENSIONE 🖊: Il regno corrotto📚

Loro non sanno chi siamo. Non veramente. Non sanno che cosa abbiamo fatto, che cosa siamo riusciti a fare insieme. Per cui andiamo a spiegargli che hanno combinato una gran stronzata a mettersi contro di noi.

Ladies and Gentlemen, 

Another story...o forse, più corretto sarebbe dire la degna prosecuzione di una storia già iniziata poco tempo fa. Si tratta di una dilogia che attendeva lì, pazientemente, il suo turno per essere assaporata come si deve. 

L'avventura di Kaz e della sua banda del tutto particolare, infatti, continua, appunto, con il 'Regno Corrotto'.  Dopo la Corte di Ghiaccio ed una mission, a dir poco, impossible, la banda è, di nuovo a Ketterdam, alle prese con un mercante tutt'altro che onesto, un nemico già noto e con un piano delineato da una mente geniale....⤵️  

Il regno corrotto
by LEIGH BARDUGO
Six of Crows #2

Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce.
«Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?»
«E allora?» disse Kaz.
«Be', di solito è solo metà della città.»


Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.
Pagine 📄: 469
 📚Serie [X]    📖 Stand-alone [] 
Commento💬
Pensò a Jesper che giocherellava con le sue pistole, a Nina che spremeva via la vita a un uomo ruotando il polso, a Kaz che scassinava serrature in guanti neri. Delinquenti. Ladri. E valevano più di mille Jan Van Eck. – INEJ.
Jesper, Wylan, Mathias, Nina, Inej e Kaz. Diverse tonalità di grigio in un mondo in cui non c'è solo bianco o nero. Ognuno con i propri demoni personali. Ed è forse è proprio questo il punto di forza della stessa vicenda narrata nell'arco di due romanzi. 
E' impossibile non simpatizzare con questi personaggi straordinari, che sono, altresì, unici e particolari a modo loro. Finalmente conosciamo i loro punti deboli, le loro storie. Ciò che li ha condotti a diventare quelli che sono e come li "vediamo" oggi. 
Ricordiamo sempre che si tratta di un mondo di fantasia. 
Dicevo, sono persone comuni che hanno lottato e continuano a lottare per farsi strada in un mondo difficile e pericoloso.    
Noi impariamo a tenere su la testa come se portassimo la corona. Impariamo a tirar fuori la magia dalla normalità. Era così che sopravvivevi quando non eri predestinata [...] Quando il mondo non ti doveva niente, toccava a te pretendere qualcosa. 
Ancora una volta, il romanzo è strutturato come il precedente: alterna diversi punti di vista, ma, in questo modo, la visione è a 360°. Sei incuriosito dal scoprire ogni singola cosa su di loro e, vi assicuro, l'azione è tanta. 
Non basta il piano nel complesso elaborato da Kaz, ardito tanto quanto folle, ma, addirittura, sono gli compiti assegnati a ciascuno di loro ad esporli, a loro volta, ad altri tipi di minacce! E' proprio vero quello che si diceva nel primo volume: 
sei persone e un migliaio di modi in cui questo folle piano poteva finire male.
Un romanzo ricco di colpi di scena ben strutturati e contestualizzati alla situazione. 

Tra le mie parti preferite si annoverano, certamente, quelle in cui:
  • Kaz delinea i piani, con quel suo sguardo pensieroso ed assorto che, oramai, tutti hanno imparato a conoscere;
  • lo Spettro e Kaz incontrano Per Haskell. Sì, chiaramente c'entra anche una certa pistola;
  • Kaz si incontra con Sturmhond ed hanno un'interessante conversazione in merito ad un'identità da svelare;
  • vi sono Zoja e Genya;
  • la parte dell'asta. Alquanto movimentata;
  • compare Kaz;
  • Kaz e Jesper finiscono "addosso agli ingranaggi dell'orologio" e con gli spettatori al seguito che commentano la scena;
  • Inej trova un certo biglietto;
  • Kaz sorprende tutti con dei regali inaspettati;
  • Pekka ha un assaggio della sua stessa moneta. 

Punti forti del romanzo👍
- Non posso non menzionare, ancora una volta, i colpi di scena a non finire. Meritano tutti! Mmh...Non proprio tutti, in effetti 😅 [Vd. punti deboli del romanzo]; 
- La vendetta. Ebbene sì, sempre ricorrente. 
Lei avrebbe trovato il modo di fargliela pagare con gli interessi. 
Ah, amo questo spirito vendicativo, anche nelle ragazze. 

☞ Punti deboli del romanzo👎 
- Non mi è piaciuta solo una cosa. Beh, forse due. A parte certe scene un po' cruente, come sempre, non doveva accadere quello! E citando un certo personaggio: "com'è successo?"
Non era previsto!!!! 

☞ Personaggio preferito 💝
- Kaz.
E' IL personaggio per eccellenza! 
La porta oscura si aprì un altro po’. Kaz voleva varcarla. Lui non sarebbe mai più stato intero.
Spezzato, misterioso, ambiguo, intelligente, in cerca di redenzione (anche se non lo ammetterà mai). 
“Hai mostrato pietà. Sei stato tu il migliore.” Eccola di nuovo lì, a cercare la correttezza dove non ce n’era alcuna. 
Un personaggio il cui passato tormentato lo condiziona a tal punto da 'guidarlo' nelle sue scelte. 
Quante volte mi hai detto che sei un mostro? Allora sii un mostro. Sii le cose che tutti temono quando la notte chiudono gli occhi. 
Ma sarà così? E' davvero il mostro che crede di essere?
“Ti dirò un segreto, Hanna. I mostri veramente cattivi non sembrano mai dei mostri”
Ed ecco l'eroe che non è consapevole di esserlo. Un mostro a detta sua. Certamente non è il classico  eroe impavido, senza macchia e senza paura...
“È terribile, non è vero? Sapere che qualcuno ha la tua vita nelle sue mani.” 
Si potrebbe definire un male necessario per sconfiggerne uno ben peggiore. 
“Una cosa alla volta” disse lui. Quindi scrollò la testa, come per mandare via l’idea. “Io non sono fatto per essere un eroe, Spettro. Dovresti averlo capito, ormai. Tu vuoi che io sia migliore, un brav’uomo. Io…” 
“Questa città non ha bisogno di un brav’uomo. Ha bisogno di te.” 
Adoro questo genere di romanzi (e non solo, anche serie televisive e film) in cui l'eroe è al tempo stesso l'anti-eroe. Un giustiziere per quelle zone della città dimenticate da tutti in cui non vi è legge alcuna, se non quella del più forte....
Kaz non urlava mai nel modo in cui lo faceva suo padre, ma Wylan aveva imparato a riconoscere quella nota bassa, quell’armonia nera che strisciava nel suo tono di voce quando le cosa stavano per farsi pericolose. 
Ma non basta solo la forza. E' necessaria anche l'astuzia e l'ingegno perché è questo ciò che lo contraddistingue dagli altri criminali.
L’attesa era quella fase della vita criminale in cui i malviventi, perlopiù, commettevano degli errori. Perché volevano darsi da fare invece di stare fermi e raccogliere informazioni. Volevano sapere tutto subito senza prima imparare. Mentre, a volte, il trucco per ottenere il meglio da una situazione era semplicemente aspettare. Se il tempo che c’è non ti piace, non ti butti a capofitto nella tempesta: aspetti finché non cambia. Trovi un modo per restare asciutto.  
Leale e corretto quando si tratta delle persone che ama e rispetta (dei suoi corvi - Vd. al fondo della recensione).
“Sarei venuto a prenderti” disse e, quando vide lo sguardo diffidente che lei gli lanciò, lo disse di nuovo. “Sarei venuto a prenderti. E se non fossi stato in grado di camminare, sarei arrivato da te strisciando e non importa se ci avrebbero ridotti a pezzi, noi ne saremmo usciti vivi battendoci insieme: con i pugnali sguainati e le pistole fumanti. Perché è così che funziona per quelli come noi. Noi non smettiamo mai di combattere.” 
E' appunto, come detto, IL personaggio! 

Citazioni che ho amato📑

Alla fine era quello a distruggerti: la nostalgia per qualcosa che non potevi più avere. 
* * * *
Forse avrebbe persino assolto se stesso per essere stato un ragazzino ingenuo, convinto che qualcuno volesse semplicemente essere gentile. 
* * * *
Lei faceva bene a essere prudente. Anche con lui. Soprattutto con lui. A essere prudenti si sopravviveva. - Inej
* * * *
E tuttavia Ketterdam era stata una brava insegnante. Quando non potevi vincere la partita, dovevi cambiare gioco -Inej

* * * *

Meglio brutte verità che belle bugie. – Inej 

* * * * 

“È questo il problema, qui a Ketterdam” pensò Jesper mentre incespicavano insicuri al buio. “Fidarsi della persona sbagliata può costarti la vita”. 


Estratti📃


“Il destino ha dei piani per tutti noi.” 
“E a volte ha bisogno di una spintarella.”
* * * *
 “Le mie scuse, signor Fahey. Un’abitudine che ho preso nel Barile. Fidarsi è bene, verificare è meglio.”
“Ma anche fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” borbottò Matthias. 
* * * *
“Ti avrei fatto dei regali.” 
Nina inclinò la testa di lato. “Vai avanti.” 
“Delle rose rosse, se avessi potuto permettermele, un pettine d’argento per i tuoi capelli.” 
“Non mi servono quelle cose.” 
“Torte di mela con la crema.” 
“Pensavo che i druskelle non mangiassero dolci.” 
“Sarebbero stati tutti per te” disse lui. 
“Hai la mia attenzione.” 
“Il nostro primo bacio sarebbe stato in un bosco illuminato dal sole oppure sotto un cielo stellato dopo il ballo del paese, non in una tomba o in qualche seminterrato buio con delle guardie alla porta.” “Fammi capire bene” disse Nina. “Tu non mi hai mai baciata perché l’ambientazione non è mai stata adeguatamente romantica?”
“Non è questione di romanticismo. Un bacio come si deve, un corteggiamento come si deve. Le cose dovrebbero essere fatte in un certo modo.”
* * * *
“Mi sa che me lo merito.” 
“Lo sai che i Suli non hanno una parola per dire scusa?” 
“E cosa dite quando pestate i piedi a qualcuno?” 
“Io non pesto i piedi a nessuno.” 
“Hai capito cosa intendo.” 
“Non diciamo niente. Noi sappiamo che lo sgarbo non è stato fatto apposta. Viviamo in ambienti stretti, viaggiamo tutti insieme. Non c’è tempo per scusarsi di continuo per il fatto di esistere. Però quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato, quando commettiamo degli errori, noi non diciamo che ci discpiare. Noi giuriamo di rimediare.” 
“Rimedierò.” 
“Mati en sheva yela. Questa azione non avrà eco. Significa che non ripetiamo gli stessi errori, che non continueremo ad arrecare danni.” 
* * * *
Scrutò il suo viso come faceva sempre, da vicino, affamato, afferrandone i dettagli da quel ladro che era: le sopracciglia scure, il castano intenso degli occhi, le labbra inclinate verso l’alto. Lui non meritava la pace e non meritava il perdono, ma se era destinato a morire, forse l’unica cosa che si era guadagnato era il ricordo di lei da portare con sé nell’aldilà, più luminoso di qualunque cosa a cui avesse mai avuto diritto.

☞ Votazione: 5 su 5 ➡️LUNA PIENA 

Se siete alla ricerca di un libro che vi ricordi in parte il film di 'Ocean's eleven', 'Italian jobs', 'Cash - Fate il vostro gioco', il telefilm di 'Arrow' ed in parte, anche i personaggi di Patrick Jane e Cal Lightman, ambientato, però, in un contesto fantasy in cui la magia regna quasi sovrana...E' il libro la dilogia giusta per voi!

Considerazioni finali🖊:
Si sedette davanti allo specchio. Era orgoglioso di avere conquistato Ketterdam. Aveva teso le trappole, appiccato gli incendi, calpestato tutti quelli che lo avevano sfidato e raccolto i frutti della sua audacia. I suoi avversari, perlopiù, erano caduti, tutte prede facili e alla sfida occasionale lui aveva quasi dato il benvenuto per via del brivido di eccitazione che aveva portato con sé. Aveva piegato il Barile ai propri capricci, aveva scritto le regole del gioco e poi le aveva riscritte di nuovo a proprio piacimento. Il problema era che le creature sopravvissute alla città che lui aveva creato avevano imparato a gestire un genere totalmente nuovo di sofferenza…
Ketterdam ha bisogno, dunque, di una aria nuova, diversa. Di ripristinare un nuovo 'governo' insomma.  

📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima. 
Ma, come di consueto, l'ultimo passaggio....
Perché i corvi?”
“I corvi ricordano le facce. Si ricordano chi dà loro da mangiare, chi è gentile con loro. E anche chi fa loro del male. I corvi non dimenticano. Si dicono a vicenda a chi badare e a chi fare attenzione.”