sabato 25 novembre 2017

📃 ESTRATTO

Le Mie Parti Preferite

Decise di non pensarci troppo e trascorse qualche ora portando altre piante nel solarium, insieme con alcuni dei suoi tesori: la maschera finemente intagliata che veniva dall'Indonesia trovò posto sul muro accanto alla porta, le caramelle in vetro di Murano furono sistemate in una coppa di cristallo sulla piccola scrivanie, e la fascia di cashmere intrecciata a mano fu appesa alla parete di fronte, come un arazzo.
Era blu come la mezzanotte con striature dorate, e risplendeva alla luce del sole.
"Ti stai facendo il nido, cacciatrice della corporazione?"
Raphael gliel'aveva chiesto solo la sera prima, appoggiato allo stipite della porta.
Lei aveva sollevato lo sguardo dai suoi libri, che stava sistemando in un delizioso scaffaletto ricavato da pezzi di legno che Montgomery aveva recuperato per lei; il suo arcangelo sembrava ancora più mascolino, soprattutto in un ambiente che stava diventando molto femminile.
"I cacciatori lo fanno". Aveva la sensazione che per la sua nuova vita fosse fondamentale trovare un luogo che la facesse davvero sentire a casa.
"Però il nido lo hai già creato tu".
Quella casa, per quanto gigantesca, non aveva niente a che vedere con la fredda eleganza della Torre. Lì c'erano bellezza e calore, lì Elena poteva buttarsi sul letto e nascondersi sotto le lenzuola.
"E allora che stai facendo?"
"Dichiaro mio territorio una parte della casa.
Lui era rimasto in silenzio per un momento carico di tensione. "Non ti permetterò di mettere della distanza tra noi, Elena."
Lei aveva già capito dove sarebbe andato a parare, perciò era stato facile rispondergli: "Ho bisogno di un posto in cui posso sbatterti la porta in faccia quando sono arrabbiata. E sono sicura che entrambi preferiremmo che un posto del genere si trovi qui e non altrove."
"E potrò avere accesso a questa zona del nido?"
"Forse." Lo aveva guardato divertita. Continuando a sorridergli, aveva preso una scatoletta che teneva da parte.
"Ho qualcosa per te."
Com'era successo l'ultima volta che gli aveva fatto un regalo, l'anello con l'ambra incastonata, Raphael ne era stato sorpreso e deliziato. "Cosa c'è lì dentro?"
"E' per la tua suite alla Torre", aveva spiegato, sperando che lui avrebbe capito.
Lui aveva aperto la scatole che Elena gli aveva porto.
Dentro, c'era un pezzetto di roccia nero che scintillava, cosparso di quella che sembrava polvere d'oro.
"Pirite. Shokran, Elena." Aveva toccato quel dono con una delicatezza che aveva di nuovo rubato il cuore ad Elena.
"C'è anche un'altra cosa. Stasera ti racconterò della strana miniera infestata dove ho preso questo pezzo di roccia. Potrebbe essere coinvolto un sacerdote voodoo trasformato in vampiro."
Raphael aveva cambiato espressione, ed Elena aveva rischiato di perdersi nei suoi occhi mozzafiato.
Mi hai donato un ricordo, mia consorte. Ne sono onorato.
Aveva chinato leggermente il capo e rimesso con cura la pietra al suo posto. Elena si era gettata tra le braccia di quell'uomo che trattava i suoi ricordi come preziosi gioielli.

Tra le Braccia della Notte by N.SINGH