Ladies and Gentlemen,
Sono lieta di ritrovarvi qui per una delle tappe del blog tour incentrate sulla serie di Jay Kristoff "The nevernight chronicle" o conosciuta adesso in Italia con "Gli accadimenti di Illuminotte".
Bene, la mia tappa, come suggerisce il titolo del post, è "la particolarità dei cartacei". Cosa c'è di speciale in questi libri? Scopriamolo.
Iniziamo con la foto della trilogia. Eccola in tutto il suo splendore.
Se le trovate grandiose solo da questo, aspettatevi di vedere il resto dei piccoli dettagli. Li adorerete!- In primis colpisce l'acrostico ottenuto con le iniziali dei vari titoli che compongono il nome della protagonista MIA:
- Mai dimenticare
- I grandi giochi
- Alba oscura.
- I dorsi.
La prima cosa che colpisce visivamente sono i tre soli e la sua progressione.
"Il sole più grande dei tre è un furioso globo rosso chiamato Saan. Il Veggente. Passando per i cieli come un fuorilegge che non abbia nulla di meglio da fare, Saan è sospeso nei cieli per quasi cento settimane alla volta.
Il secondo sole è chiamato Saai. Il sapiente. Un tipo più piccolo dalla faccia azzurra, che sorge e tramonta più velocementedi suo fratellodel suo omologo. Ogni sua visita dura forse quattordici settimane, passando quasi il doppio di quel tempo oltre l'orizzonte.
Il terzo sole è Shiih. Il Sorvegliante. Un gigante di un giallo fioco, Shiih trascorre un tempo lungo quasi quanto Saan nei suoi vagabondaggi per il cielo."
Cit. Nevernight. Mai dimenticare.
~ Sempre sui dorsi, il lettore/ la lettrice ritrova numeri romani, un dettaglio che rinvia chiaramente all'ambientazione degli accadimenti di Illuminotte.
- "Il gioco delle copertine".
La prima, "Nevernight. Mai Dimenticare".
L'ho chiamato il "gioco delle copertine" perchè tutto sta nel prestare attenzione agli elementi intricati all'interno del primo animale più grande che si vede visivamente ossia il Corvo. Un richiamo, quest'ultimo, alla protagonista: Mia Corvere.
La maschera, il gatto, le mani, il barile, la spada, la chiave, il topo e così via....
La seconda, "Nevernight. I grandi giochi".
Il falco, le spade, l'elmo, un libro o meglio un registro....
All'interno della figura più grande vi sono tutta una serie di piccoli elementi chiave. Perchè li chiamo così? Perchè li ritroverete tutti nella storia stessa.
La terza, "Nevernight. Alba oscura".
Un serpente, un teschio, una donna e un vascello....
Ogni singolo elemento preannuncia, al lettore o lettrice, la vicenda. Una sorta di riassunto visivo di ciò che potremmo aspettarci.
- Le silhouette delle copertine (ovvero il corvo col becco aperto intento a colpire, il lupo minaccioso pronto a battersi ed infine il gatto) vengono, ancora, riprese nel rivestimento del cartonato interno. Sono i tenebris e i suoi servitori/demoni/ombre.
Passiamo ora all'interno.
- I risguardi richiamano i colori dei tre soli: rosso, giallo e blu. In altre parole, Mondrian.
- Le alette. Curatissime e ricche di dettagli.
- E ancora, non temete, la casa editrice ha pensato davvero a tutto.
- Le mappe. Dove? Ovviamente sul retro di ognuna delle sovraccoperte e all'interno di ogni volume. Ogni libro avrà, difatti, la sua mappa personalizzata, in tema ovviamente con la lettura.
Godsgrave |
Corona della Luna |
Non trovate stupendo il prodotto finito?
E per concludere la mia tappa vi lascio con il confronto tra le nostre cover, che riprendono quelle inglesi, e quelle americane.
Sono entrambe bellissime, ma se proprio dovessi scegliere, preferirei quelle adottate dalla nostra CE italiana. E credo proprio che anche voi, miei cari, le adorerete, soprattutto in seguito alla lettura dell'ultimo volume.
Se dovessi, infine, dare un voto, direi senza ombra di dubbio: promossi a pieni voti!
Vi lascio gli appuntamenti con le prossime tappe del blog tour.
Spero vi sia piaciuto leggere questo intervento quanto a me è piaciuto crearlo.
Alla prossima 👋🏻!
👉🏻 Ringrazio la CE, Oscar Vault Mondadori, per avermi permesso di usufruire delle loro foto per la realizzazione della mia tappa. Foto prelevate dal loro account Instagram [x_Qui_x].
👉🏻 Le foto delle cover americane le ho prelevate dal sito dell'autore Jay Kristoff.