Ladies and Gentlemen,
Finalmente è arrivato il momento di parlarvi di questo libro.
Divorato in un paio di giorni, è uno di quei libri che non vedi l'ora di continuare talmente è intrigante. Ogni pagina è, difatti, un continuo susseguirsi di avvenimenti. Un romanzo dalle tinte cupe, simile, a mio avviso, ai libri dell'autore Jay Kristoff.
In cosa esattamente? Certamente i due autori sono in grado di farti piangere per la dipartita di qualche personaggio, magari, proprio, uno dei tuoi preferiti.
In cosa esattamente? Certamente i due autori sono in grado di farti piangere per la dipartita di qualche personaggio, magari, proprio, uno dei tuoi preferiti.
☞ Casa Editrice: Mondadori
☞ Commento:
“Ordine in tutte le cose” questa era il motto del Tribunale.
L'intero volume è suddiviso in tre parti: 'Renalt', 'Achlev' e 'le mura e la torre'.
Punto di forza, del libro, è dato dal punto di vista interamente della protagonista: la principessa Aurelia. Il lettore o lettrice "vede" con gli occhi della principessa. E quindi, nella prima parte abbiamo modo di conoscere la sua terra natale, siamo catapultati, infatti, fin da subito nel momento buio della sua storia ovvero con le impiccagioni di due donne innocenti, solo perché sospettate di praticare la stregoneria. Delineiamo così nella nostra mente, un'ambientazione propria che richiama molto il nostro periodo medievale, in cui al Tribunale bastava solo un minimo sospetto per attivare un'inchiesta in cui, alla fine, assumeva più ruoli ossia quello di giudice, giuria e carnefice.
Bastava poco, insomma, per essere condannate.
Ad Achlev, la situazione non è poi diversa. Forse, secondo il punto di vista di Aurelia, Achlev è ancora più crudele nelle esecuzioni che la sua terra d'origine. Il lettore si trova così, immediatamente inserito in questo contesto cupo e pericoloso, in cui la paura ne fa da padrona.
Punto di forza, del libro, è dato dal punto di vista interamente della protagonista: la principessa Aurelia. Il lettore o lettrice "vede" con gli occhi della principessa. E quindi, nella prima parte abbiamo modo di conoscere la sua terra natale, siamo catapultati, infatti, fin da subito nel momento buio della sua storia ovvero con le impiccagioni di due donne innocenti, solo perché sospettate di praticare la stregoneria. Delineiamo così nella nostra mente, un'ambientazione propria che richiama molto il nostro periodo medievale, in cui al Tribunale bastava solo un minimo sospetto per attivare un'inchiesta in cui, alla fine, assumeva più ruoli ossia quello di giudice, giuria e carnefice.
Bastava poco, insomma, per essere condannate.
Ad Achlev, la situazione non è poi diversa. Forse, secondo il punto di vista di Aurelia, Achlev è ancora più crudele nelle esecuzioni che la sua terra d'origine. Il lettore si trova così, immediatamente inserito in questo contesto cupo e pericoloso, in cui la paura ne fa da padrona.
☞ Punti forti del romanzo:
- Durante la lettura ho apprezzato particolarmente, data anche la mia recente passione, il richiamo alle pietre. Una di queste, poi, assume un'importanza rilevante nella storia. Parlo delle pietre dello spirito o pietre luneociti, utili per rafforzare gli incantesimi.
- Altro elemento, sempre per quel che mi riguarda intrigante, è la correlazione degli omicidi a fasi lunari per un'incantesimo dal fine inquietante, che è il tema centrale della stessa storia.
- Ho anche apprezzato la suddivisione ed articolazione chiara della magia.
- Il sacrificio è un altro elemento ricorrente nella stessa vicenda.
- L'ambientazione è alquanto articolata, ma non pesante nelle descrizioni. Gli usi vengono inseriti al momento giusto, senza dilungarsi eccessivamente, il che per me è un punto a favore.
- La sanguifoglia e le scelte dei vari personaggi, spingono il lettore o lettrice a riflettere sulla questione proposta dalla stessa autrice. E' ancora da considerarsi interessante. Ricorrere ad una scelta piuttosto che un'altra ed assistere e convivere con le conseguenze di quella scelta.
- La protagonista, però, non solo possiede la magia, bensì un altro genere di dono. La possibilità di vedere ed interagire coi fantasmi. Avete presente la serie televisiva: Ghost Whispers? Ecco personalmente ho trovato non poche analogie, per cui se siete stati fan della serie vi consiglierei di prendere in considerazione questo libro.
- I continui intrighi.
☞ Punti deboli del romanzo:
- Purtroppo due identità all'apparenza misteriose, risultano essere un po' scontate e prevedibili.
☞ Personaggio principale:
- La principessa Aurelia. Un personaggio ribelle. Forte, che non si lascia sottomettere facilmente. Neanche davanti al rappresentante più importante del Tribunale. Un personaggio che, tuttavia, ha sofferto molto la solitudine e che vive nella costante paura di essere scoperta. Promessa in sposa ad un qualcuno che non ha mai visto, ma su cui circolano voci contraddittorie intraprende un viaggio che la condurrà ad una città sconosciuta e allo stesso tempo nemica.
Mi è piaciuto leggere il suo punto di vista, anche se, personalmente, non ne condivido certe scelte.
☞ Estratto:
Perfetto esempio della componente romance nel libro. Una componente dunque molto soft.
☞ Votazione: LUNA PIENA
☞ Ingredienti:
☞ Composizione serie: _x_qui_x_
☞ Conclusioni:
Mi ha incuriosito molto la volpe dagli occhi gialli. Chissà se la rivedremo nel prossimo volume.
Ho apprezzato molto questa rivisitazione de "La ragazza delle oche", anche perché - stranamente- non ne conoscevo la storia.
La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima, vi lascio il recap del nostro blogtour e review party.
- Altro elemento, sempre per quel che mi riguarda intrigante, è la correlazione degli omicidi a fasi lunari per un'incantesimo dal fine inquietante, che è il tema centrale della stessa storia.
- Ho anche apprezzato la suddivisione ed articolazione chiara della magia.
“Prima lezione: la magia è ciò che rende gli alberi, gli animali, le piante e noi stessi diversi dalle rocce, dal terreno e dall’acqua…è la scintilla. Lo spirito. La vita. Comunque lo chiami, è il potere. Detto questo, ci sono tre metodi di accedere a questo potere. Il primo è chiamato summa magia, alta magia. La si pratica attraverso la meditazione, la preghiera, la comunione spirituale con Empyrea. Fornisce visioni del futuro, la capacità di spostare oggetti con la forza della mente, a volte la facoltà di guarire. La celebre regina di Renalt, Aren, era un’anacoreta dell’ordine più alto prima di lasciarlo per entrare nella monarchia attraverso il matrimonio. Il secondo è chiamato ferina magia o magia ferina. Tratta principalmente di erboristeria, divinazione, trasfigurazione…è la magia della natura, della crescita, dell’equilibrio ciclico e dell’ordine. Il re a cui dobbiamo il nostro nome, Achlev, fratello di Aren, era un mago di quest’ordine. E l’ultimo è chiamato sanguinis magia, la magia del sangue. Magia di passione e sacrificio, probabilmente la più potente e distruttiva di tutte. Prima di rinnegare gli incantesimi e diventare il Fondatore del Tribunale, il terzo fratello, Cael, era un sanguimago di grande potere. Tutti e tre insieme erano potentissimi, nei giorni antichi. L’assemblea di quei tempi li chiamava Triumviri. I migliori nel loro campo."Una magia oscura quella del sangue ed è quella che, però, riguarda, in prima persona, la principessa Aurelia.
- Il sacrificio è un altro elemento ricorrente nella stessa vicenda.
- L'ambientazione è alquanto articolata, ma non pesante nelle descrizioni. Gli usi vengono inseriti al momento giusto, senza dilungarsi eccessivamente, il che per me è un punto a favore.
- La sanguifoglia e le scelte dei vari personaggi, spingono il lettore o lettrice a riflettere sulla questione proposta dalla stessa autrice. E' ancora da considerarsi interessante. Ricorrere ad una scelta piuttosto che un'altra ed assistere e convivere con le conseguenze di quella scelta.
- La protagonista, però, non solo possiede la magia, bensì un altro genere di dono. La possibilità di vedere ed interagire coi fantasmi. Avete presente la serie televisiva: Ghost Whispers? Ecco personalmente ho trovato non poche analogie, per cui se siete stati fan della serie vi consiglierei di prendere in considerazione questo libro.
- I continui intrighi.
“La minaccia più grande che questa città abbia mai subito è venuta da dentro, non da fuori.”Qual è questa minaccia? Sta a voi scoprirlo con quest'avventura.
☞ Punti deboli del romanzo:
- Purtroppo due identità all'apparenza misteriose, risultano essere un po' scontate e prevedibili.
☞ Personaggio principale:
- La principessa Aurelia. Un personaggio ribelle. Forte, che non si lascia sottomettere facilmente. Neanche davanti al rappresentante più importante del Tribunale. Un personaggio che, tuttavia, ha sofferto molto la solitudine e che vive nella costante paura di essere scoperta. Promessa in sposa ad un qualcuno che non ha mai visto, ma su cui circolano voci contraddittorie intraprende un viaggio che la condurrà ad una città sconosciuta e allo stesso tempo nemica.
Mi è piaciuto leggere il suo punto di vista, anche se, personalmente, non ne condivido certe scelte.
☞ Estratto:
“Sono solo una ragazza che cerca di venire a capo delle cose lungo il cammino. Sono persa e confusa e sola come chiunque altro”.
“Persa? No.”Mi prese le mani fra le sue. “Confusa….Non direi proprio. Sola?” Si chinò e le nostre fronti si toccarono. “Non se posso impedirlo.”
☞ Votazione: LUNA PIENA
☞ Ingredienti:
- Magia;
- Rivisitazioni;
- Intrighi
e Fantasmi.
- Rivisitazioni;
- Intrighi
e Fantasmi.
☞ Composizione serie: _x_qui_x_
☞ Conclusioni:
Mi ha incuriosito molto la volpe dagli occhi gialli. Chissà se la rivedremo nel prossimo volume.
Ho apprezzato molto questa rivisitazione de "La ragazza delle oche", anche perché - stranamente- non ne conoscevo la storia.
La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima, vi lascio il recap del nostro blogtour e review party.
☞ Prodotto omaggio gentilmente fornito dalla Casa Editrice Mondadori