Ladies and Gentlemen,
Ecco a voi la mia ultima lettura: un romanzo dalle tinte esotiche....
"Una storia speziata e sanguinosa. Di spiriti e geni, di città nascoste tra le sabbie vorticose del deserto, piene di incanto, desiderio e ricchezza. Dove la magia si riversa su ogni strada, sospesa nell'aria come polvere."
Citazione: Oscar Vault Mondadori
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☞ Casa Editrice: Mondadori
☞ Punti forti del romanzo:
- Modellato su un contesto arabo del passato, con riferimento anche a termini propri della lingua, il mondo dell'autrice Chakraborty è ulteriormente arricchito da miti e leggende in cui la magia risulta essere l'elemento focale. Diverse sono le specie menzionate e il lettore/lettrice le scopre man mano insieme alla protagonista. Ancora una volta, anche se contornato da elementi fantastici, emerge una verità comune alla nostra storia e cultura (pregiudizi, violenze, lealtà mal riposte, insicurezze e conflitti). Sì, perché anche se diverse sono le tribù soprannaturali i conflitti di fondo permangono, tant'è che la città di Ottone presenterà al lettore/lettrice ben due fazioni principali scontratesi nel corso dei secoli in una guerra sanguinaria che ha comportato ingenti perdite da ambedue le parti. In questa città, è così, dunque, interessante scoprire le varie dinamiche, in cui ancora una volta ognuna riporta il proprio punto di vista, la propria verità. Ed è così che comprendiamo che non ve n'è una sola. Non c'è una versione giusta mentre l'altra è, automaticamente, sbagliata. Ogni fazione avrà sempre la propria verità, ma questo ci insegna che per avere una panoramica completa è necessario sentire ambedue i fronti.
- Il mistero che circonda le origini della protagonista femminile e le conseguenti capacità ereditate da queste figure sconosciute. Capacità uniche come il saper apprendere e capire lingue sconosciute o, ancora, la capacità di capire quale malattia affigge il corpo della persona ancora prima che l'altra lo possa solo percepire.
- Le mie parti preferite sono:
- la presentazione dell'astuzia -almeno iniziale- della protagonista;
- la parte relativa l'esorcismo;
- la parte relativa l'incontro col demone al cimitero ed una certa figura evocata;
- la parte riguardante il tappeto magico. Sì, mi è parso di rivedere nella mia testa il cartone animato Aladdin.
Ahimè solo queste sono le mie parti preferite.
- L'autrice ha saputo costruire un mondo dal nulla. Ed è merito, oltre che dei suoi studi sul Medio Oriente, anche del suo credo. Difatti la scrittrice si è convertita all'Islam quando era un'adolescente, quindi studi approfonditi che le hanno permesso di creare un quadro politico pregno di intrighi ed alleanze.
☞ Punti deboli del romanzo:
- L'intreccio è fin troppo elaborato, tanto da risultare complesso ed eccessivamente articolato. Il che potrebbe anche piacere dato che, ammetto, conferisce al romanzo un'avvicinamento alla realtà, quasi questo mondo fosse davvero esistito.
- Ancora una volta, il doppio punto di vista (a cui si aggiunge anche un altro punto che solleva ulteriori interrogativi). A mio avviso, sarebbe stato interessante proseguire solo ed esclusivamente con il punto di vista femminile, ma qui l'autrice ha voluto arricchire ulteriormente considerando anche il punto di vista maschile del secondogenito del re.
- Il personaggio di Nahri: è una donna che deve arrangiarsi in un mondo dove il sesso femminile non viene granché considerato. E' una ladra, inganna, è astuta...questo, però, all'inizio. Sì, perché poi sembra che sia un personaggio che si lascia trascinare dagli altri, dove crede a tutto quello che gli altri vogliono farle credere, soprattutto uomini. Soggetto, dunque, all'influenza di componenti maschili, quasi la sua mentalità si fosse annullata agendo come vorrebbero gli altri.
Si riprende verso la fine con un qualcosa che lascia presagire il ritorno di quell'astuzia intravista all'inizio del romanzo.
- Il personaggio di Ali. Figlio secondogenito del re di Daevabad è la seconda voce della vicenda. E' un personaggio dal forte credo religioso. Contrario agli abusi che subiscono costantemente gli shafit, i perdenti di questa guerra tanto citata nel romanzo.
- Il personaggio di Dara, il djinn. Alle volte l'ho trovato veramente irritante, soprattutto il suo atteggiamento "iper-protettivo" in cui nasconde quasi ogni sua mossa alla protagonista.
- Il cliffhanger. Speravo che qualcosa si risolvesse. Purtroppo molti interrogativi rimarranno insoluti.
- La storia d'amore passa in secondo piano. E' alquanto marginale. Non molto sentita.
- Non mi è piaciuta la "scena" del tè nel deserto.
☞ Citazioni:
☞ Votazione: 3.5 che arrotondo a 4
☞ Ingredienti:
La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Stai scherzando con cose che non capisci, Nahri. Quelle non sono le tue tradizioni. Ti farai strappare l'anima da un demone, se non stai più attenta.
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C'è potere nei nomi. Non sono informazioni che il mio popolo condivide liberamente.
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Non ho mai avuto qualcosa di simile...qualcosa come te. Pensi che questo sia facile per me? Pensi che mi piaccia immaginare la tua vita con un altro?
☞ Estratto:
"Devo dedurne che era tutta una finzione?"
"No, non lo era. Te lo giuro. In qualunque modo sia iniziata la nostra amicizia, qualsiasi cosa provassi verso la tua famiglia....Sono stati mesi molto bui. Il tempo che ho passato con te....è stato la mia luce."
☞ Ingredienti:
- Intrighi politici;
- Geni;
- Spiriti;
- Magia.
La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima, ecco a voi il banner con i nomi delle altre blogger che, come me, partecipano a questo evento.