martedì 29 settembre 2020

🖊REVIEW PARTY 🎉: Il rifugio

Persa la ricchezza, abbiamo perso qualcosa,
Perso l'onore, abbiamo perso qualcosa;
Perso il coraggio, tutto è perso.

Ladies and Gentlemen, 

A voi il mio pensiero su una delle mie letture più recenti. E mio primissimo evento per questa CE che mi ha dato una chance per poter, finalmente, organizzare qualcosa per una delle mie autrice preferite. 

Ho cambiato, difatti, totalmente genere, abbandonando momentaneamente il genere fantasy per un romantic suspense, un altro dei miei generi preferiti. Almeno quelli di un tempo. 

Tuttavia, vi posso dire fin da subito che questo libro non è proprio un romantic suspense. Sì, è Nora Roberts, quella che secondo me è la regina del genere, ma...c'è un ma. La storia d'amore c'è, tuttavia il romanzo è più che altro incentrato sugli aspetti psicologici. 

Ecco a voi la trama e la cover ⤵️ 
Il rifugio
by NORA ROBERTS

Quando gli spari risuonarono nel centro commerciale, Simone Knox sapeva che cosa fare. Mettersi al riparo. Questo è quello che ti insegnano nel caso di una sparatoria di massa. Quindi, in quella terribile e calda giornata dell’estate 2005, Simone fu fortunata. Era sfuggita alla morte. Ma non sarebbe mai più stata più la stessa. Più di dieci anni dopo, Simone ancora lotta con il dolore, il trauma, e il mal riposto senso di colpa che prova un sopravvissuto. Passa la maggior parte del suo tempo da sola a Tranquility Island – una piccola comunità di artisti al largo della costa del Maine. Sta modellando sé stessa con impegno, come realizza le sue sculture, straordinarie e molto apprezzate. Mentre si prende cura di sé decide di confidarsi con Reed Quartermaine, anche lui sopravvissuto alla sparatoria e ora diventato un detective. Ma qualcuno sta osservando tutti i sopravvissuti del massacro del Down East Mall. Ha passato anni a perfezionare un piano per finire quello che avevano iniziato quel giorno. E ora che Reed e Simone si sono ritrovati, sono molto più in pericolo di quanto possano immaginare, minacciati da un killer che non vorrà e non potrà fermarsi.

Un avvincente romanzo di suspense, passione e cambiamento dalla più grande scrittrice al mondo: Nora Roberts.
In libreria dal: 24/09/2020 
Casa Editrice: Leggereditore
Commento: Questo romanzo l'avevo adocchiato anni fa, ad essere sincera. Infatti si tratta di un romanzo pubblicato in lingua originale nel 2018 col titolo "Shelter in place".
La storia si apre con una sedicenne Simone in un centro commerciale, più precisamente in un cinema. La sua vita le sembra distrutta, dopo 7 mesi viene lasciata dal suo ragazzo, nel modo più brutale: con un SMS. E sorpresa delle sorprese, per un'altra. A quante di voi non sarà capitato una cosa del genere almeno una volta nella vita? 
Ecco, dunque, che già simpatizzate con questa ragazzina che viene "trascinata" (letteralmente, è il caso di dirlo) dalle sue due migliori amiche. 
Poco prima che si abbassino le luci, però vede il suo lui in compagnia dell'altra. Si allontana così dalla sala per andare ai servizi, ma prima di ritornare e raggiungere le sue amiche, sente dei rumori sordi e surreali. Pensando che si tratti del film già iniziato, si affretta. Rimane sorpresa quando viene preceduta da un uomo che fuoriesce da quella stessa sala completamente insanguinato. Per Simone non rimane altra scelta che tornare indietro e chiamare i soccorsi....

Punti forti del romanzo:
- Per me, un punto a favore è l'elemento chiave, quello centrale della stessa storia. Non molti autori hanno il talento di saper riportare dei fatti di cronaca, che interessano la nostra società in un romanzo in cui molti non riescono a vedere il "dopo". Mi spiego meglio. L'autrice, Nora Roberts, ha riportato nel romanzo la strage derivante da: a) ragazzini giovani, disadattati con problemi alle spalle e il più delle volte cresciuti in famiglie disastrose; b) il tema delle armi da fuoco e del numero delle vittime il cui uso improprio ne è causa ogni anno. 
Un tema interessante quanto forte. In più, la scrittrice non si è fermata a ciò. Oltre a raccontare le storie di quei momenti drammatici e salienti, racconta anche il dopo. Le ferite che determinati eventi possono infliggere nel corpo come nell'anima e nella mente delle persone. 
Ferite visibili o meno, questo è un romanzo interessante poiché, appunto, analizza, oltre a tutti i personaggi, quelli che sono stati più colpiti dalla strage. Le loro emozioni, le loro paure, ma anche la loro forza e coraggio.
- Il personaggio di Simone Knox. Per una volta tanto, non è ricca o almeno lo è, ma si forma da sola per diventare qualcuno. Ho apprezzato molto la sua evoluzione. Il dolore della perdita, il fatto di essere etichettata come eroina quando lei dice di non aver fatto nulla, se non chiamare il 911. Ma anche se non sembra nulla per lei, ha cambiato ed aiutato molte persone. Una scelta che, però, al pari di altri personaggi la pongono in una situazione delicata perché, infatti, dopo la strage è diventata il target di un altro pericoloso assassino. 
E dopo tanta sofferenza, la rinascita. Sotto forma di arte. Con l'arte Simone parla, comunica, esprime ciò che sente toccando le corde di chi la circonda. 

Ho amato, ancora, un'altra caratteristica di Simone. A parte il rapporto conflittuale con Natalie e la madre, che per fortuna la scrittrice ha saputo dare il giusto spazio, ho apprezzato il fatto che sia anche un'artista e che trovi la sua strada grazie alla presenza rassicurante e comprensiva della nonna. Anima affine alla sua. Trovo interessante come la formazione del carattere o le aspirazioni di una persona possano subire delle influenze da quelle che le circondano.  
- Il personaggio di Reed. Un altro personaggio, a mio avviso, intrigante è quello di questo ragazzo che non sapeva cosa fare della sua vita fino a quando la sua strada non si è incrociata con quella di tre ragazzi ed infine con quella di Essie. 
- L'ambientazione caratteristica dell'isola. Mi sono innamorata anche io della descrizione della casa di Quatermaine. Così pittoresca e particolare. 

☞ Punti deboli del romanzo:
- Ancora una volta la moltitudine di personaggi e le loro storie. Sono tante, troppe. Per carità, gli amanti del genere psicologico ne saranno entusiasti. Scorci di vita di diversi personaggi che si intrecciano fino ad un unico filo, un unico comune denominatore: la strage. 
- La storia d'amore che non ho sentito come tale. Non ho percepito quell'amore travolgente, quella passione tra i due se non per il colpo di fulmine iniziale. Infatti fino a metà libro non succede praticamente nulla delle classiche storie che hanno contraddistinto e contraddistinguono la Roberts. 

Estratto:
ovvero le parti che più mi hanno colpita
Ad agosto, tormentata da emicranie, dimagrita di quasi cinque chili, con un guardaroba di tailleur che odiava, pensava alla ragazza che era stata, quella che aveva fatto la telefonata per i soccorsi e che poi era rimasta nascosta nel bagno. A quella che aveva temuto di morire ancora prima di aver vissuto. 
E capì che c'erano altri modi per morire. 
Scelse di vivere.
Estratto a mio avviso interessante perché, come dicevo, un evento può davvero segnare la vita delle persone, sia positivamente che negativamente. In questo caso, la strage ha segnato inevitabilmente la vita di questa ragazzina di sedici anni, tanto da capire che, ad un certo punto, doveva prendere in mano la sua vita ed affrontarla. 

* * * *

La parte del colpo di fulmine. Qui, Nora Roberts mi ha ricordato tanto un certo Nonno MacGregor e chissà perché. 
"Mi sono dovuto dar da fare per la madre di tutte le feste. Hai un aspetto magnifico. Senti, perché a fine party non scappiamo a..." CiCi sorrise accorgendosi che le parole gli erano morte sulle labbra e l'aria da lumacone si era trasformata in un'espressione sbalordita. CiCi non aveva bisogno di alzare lo sguardo per sapere che Simone stava scendendo le scale, proprio come aveva architettato lei. 
Lui la conosceva, certo che conosceva il suo viso. L'aveva studiato come aveva fatto con tutti gli altri presenti nei suoi dossier. E la conosceva anche grazie alle fotografie che CiCi aveva astutamente seminato per tutta la casa, e a quel ritratto che aveva acceso in lui un piccolo fuoco....

☞ Votazione: 4.5 ➡️ 5 per cui LUNA PIENA 

La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima vi ricordo i nomi delle altre blogger che, come me, hanno partecipato alla realizzazione di questo evento, da me organizzato. 

☞ Copia cartacea omaggio, gentilmente, fornita dalla CE Leggereditore