Inis an Amplòra o Cormorant Island, nella traduzione inglese, è lunga poco più di tre chilometri da un capo all'altro, e si estende più in lunghezza che in larghezza.
L'isola è costituita da un blocco di granito che emerge maestosamente dall'Atlantico, diversi chilometri al largo dalla costa del Connemara. Una grande palude composta di torba, o turg, come è denominata localmente, copre gran parte della sua superficie.
Il modo migliore, se non l'unico, per visitare l'isola è utilizzare una barca privata....
Ladies and Gentlemen,
ben ritrovati.
Quale modo migliore di affrontare il rientro dalle vacanze, se non commentando, qui sul blog, una delle mie ultime avventure, questa volta, inedita?
Sì, perché non appena l'ho ricevuto, l'ho iniziato subito a leggere, divorandolo nel giro di nemmeno due giorni.
Adoro leggere libri in
e questo, in particolare, non è stato da meno.
Si tratta di un best seller, a mio avviso, imperdibile. Un romanzo dalle tinte misteriose e dalle sfaccettature psicologiche. Un mix in cui, appunto, il giallo classico incontra il genere thriller, il tutto contornato da un intricato insieme di punti di vista, che conducono il lettore o lettrice attraverso i meandri della mente umana fino alla commissione di un omicidio.
Ma chi sarà la vittima e chi il o i carnefici?
Siete, dunque, cordialmente invitati tutti a partecipare al matrimonio dell'anno....⤵️
☞ Casa Editrice: TimeCRIME
☞ Pagine (edizione rilegata) 📄: 284
☞ POV (punti di vista) 💬: Diversi
☞ 📚Serie [] 📖 Stand-alone [X]
☞ Commento 🖊
"Qui a tutto il resto si aggiunge la pericolosità dell'isola stessa. L'atmosfera selvaggia di questo posto è contagiosa. Questi invitati si sentiranno lontani dal normale codice morale della società, al sicuro dagli occhi indiscreti degli altri..."
La location.
Punto focale della storia, richiamata in controluce anche dalla stessa copertina del romanzo, è Inis an Amplòra, l'isola sulla quale si svolgerà il matrimonio e, di conseguenza, il ricevimento.
L'isola stessa richiama, per molto aspetti, ciò che si è già visto col film 'Shutter Island'. Un luogo che, in qualche modo, risulta essere al centro stesso della vicenda, quasi al pari di un protagonista a sé stante.
Sicuramente, in questo romanzo, è un luogo caratteristico, dotato di folklore locale (molte volte si è menzionato il fatto che si ritenesse abitata da entità), ma è anche il luogo in cui l'essere umano, isolato dal mondo moderno, si può sentire anche impotente, specie se in balia degli eventi atmosferici quali una tempesta in piena regola.
"E' quasi come se fosse questo posto a provocare certe reazioni, come se fossimo stati portati qui per una ragione. Lo so che è ridicolo. Forse sarà il fatto di avere tutte queste persone nello stesso luogo contemporaneamente: passato e presente."
La narrazione.
Lo svolgimento della vicenda segue due differenti linee temporali, seppur particolarmente ristrette: la sera delle nozze (evidenziata con il termine: adesso) ed il giorno prima (o comunque, prima). La scelta di questo stile narrativo contribuisce a creare una certa suspense nonché a mantenere vivo l'interesse.
Tutti gli avvenimenti salienti sono concentrati prettamente nell'arco di 48 ore, seppure non manchino anche rievocazioni di ricordi passati, rendendo, quindi, il periodo narrato complessivamente ancora più ampio.
Ma non è tutto. L'epilogo ricomprende persino uno scorcio di un punto di vista riguardante il giorno dopo il delitto, leggermente più inquietante ancora, ma fondamentale per capire cosa, in effetti, saremmo capaci di fare in determinate circostanze.
"Sono come ragazzini troppo cresciuti, [...] direi che gli manca l'innocenza dei ragazzini, anche se credo che alcuni ragazzini non siano mai davvero innocenti. Quello che voglio dire è che da adulti quali sono, dovrebbero saperlo come ci si comporta. E c'è un senso di branco in loro, come quei cani che presi da soli sono ubbidienti ma che, messi tutti insieme, diventano pericolosi."
Gli invitati.
Inizialmente ero un po' titubante dalla scelta del molteplice punto di vista, dato che non ne sono mai stata una grande fan, specie ultimamente. Mi è capitato, infatti, in romanzi del genere, di non ricordarmi subito del "passaggio di mente" trovando contrastante la narrativa. Tuttavia questo romanzo, sebbene così strutturato, non risulta essere fuorviante. Anzi, non vi sono capitoli se non, appunto, il differente punto di vista segnalato col nome e con il ruolo ricoperto all'interno della stessa vicenda alquanto brevi, ma scorrevoli. Ogni personaggio è diverso, intrigante a suo modo ed ognuno, elemento più importante, con dei segreti da svelare.
Lo stile narrativo, dunque, per come è strutturato richiama molto i recenti film "Assassinio sul Nilo" e, ancor più pertinente, ma meno recente "Assassinio sull'Orient Express", ambedue basati sulle opere di Agatha Christie. Solo che, a differenza dei film, non vi sarà nessun investigatore a svelare i segreti attraverso intuizioni brillanti e sottili, bensì saremo proprio noi, lettori e lettrici, gli investigatori di questa storia attraverso la molteplicità di questi punti di vista diversificati in base al ruolo ricoperto in una visione a tutto tondo sulla futura/attuale scena del crimine.
"Ci sono sempre dei segreti intorno a un matrimonio. Ascolto le confidenze, i commenti velenosi, i pettegolezzi. Come qualche parola del testimone dello sposo [....] Il problema è questo quando si organizza un matrimonio. Posso creare una giornata perfetta, a patto che gli ospiti facciano la loro parte e si ricordino di comportarsi come si deve. Ma se non lo fanno, le ripercussioni durano molto più di ventiquattr'ore. Nessuno è in grado di arginare i danni che possono scaturirne."
I segreti.
Come già accennato, l'intero romanzo è caratterizzato dall'enigma, o meglio, dai segreti di ognuno di questi personaggi, che sono però, al tempo stesso, anche i nostri occhi, i quali in un crescendo di emozioni potrebbero divenire potenziali vittime o carnefici.
I segreti dovrebbero, infatti, rimanere tali, anche perché, come si evince dallo stesso romanzo, la loro scoperta potrebbe addirittura risultare fatale per qualcuno.
Ammetto che mi è dispiaciuto molto per il personaggio di Alice. Questa vicenda narra anche di problemi contemporanei della nostra società, di cui purtroppo alcuni dagli esiti prevedibili.
In conclusione, posso dire che complessivamente il romanzo mi è piaciuto e non poco. La nota più che positiva è data dal fatto che fino all'ultimo non si comprende chi sia la vittima e chi il responsabile (o i responsabili), tenendo il lettore o lettrice con il fiato sospeso. Molte volte nel corso della lettura ho dovuto cambiare idea sull'identità dell'assassino/ degli assassini. Colpo di genio, secondo me, molto apprezzato, è dato anche dalla scelta intrapresa dall'autrice per quanto riguarda la narrazione degli avvenimenti nelle pagine 260-268, scelta che ha contribuito ulteriormente a creare più inquietudine e dubbi, rimettendo in discussione ogni possibile indizio fino a quel momento acquisito.
Se possibile, ho ravvisato solo una nota dolente ovvero la coincidenza a dir poco impossibile, da parte di uno dei segreti dei nostri invitati.
Capisco, appunto, una, due coincidenze, ma non la terza prospettata.
- del genere giallo, quello classico, alla Agatha Christie insomma, ma anche dei più recenti film menzionati nella recensione ovverosia 'Assassinio sul Nilo' o, ancora meglio, dato che più pertinente ancora, 'Assassinio sull'Orient Express';
- dei thriller psicologici, ma anche i film del medesimo genere come 'Shutter Island';
- dei drammi da matrimonio.
☞ Considerazioni finali🖊:
A quanto pare i libri di quest'autrice entrano immediatamente nelle classifiche dei best seller, persino il suo ultimo romanzo "The Paris Apartment" (tradotto letteralmente: "L'appartamento di Parigi"), appena pubblicato. Secondo quanto riportato dalla Casa Editrice TimeCRIME, quest'ultimo sarà tradotto e pubblicato qui in Italia dalla stessa TimeCRIME e, onestamente, non vedo l'ora di leggerlo. 📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima non mi resta che salutarvi con l'ultimo estratto....
Fossero mille volte che lo sento, quel verso non smetterà mai di farmi gelare il sangue. Alzo gli occhi e lo vedo: un grosso cormorano appollaiato sulla parte più alta della chiesetta in rovina, le ali nere e ricurve aperte ad asciugarsi come un ombrello rotto. Un cormorano su un campanile: un presagio funesto. L'uccello del diavolo, lo chiamano da queste parti. Il cailleach dhubh, la strega nera, il dispensatore di morte....
☞ Copia omaggio, gentilmente, fornita dall'Ufficio Stampa TimeCRIME.
☞ Al fine di garantire quanto più possibile l'imparzialità nelle recensioni, in considerazione della copia omaggio ricevuta dalla Casa Editrice, si ritiene doveroso ed opportuno non pubblicare più la valutazione complessiva del romanzo ad esso inerente. Rimane, però, invariata la possibilità per la recensitrice di esprimere, a propria discrezione, la preferenza circa l'inserimento dello stesso romanzo nella rubrica "Indimenticabile", ovvero tra i libri preferiti, così come di segnalarne l'abbandono in corso di lettura nella rubrica "Abbandonati".