Tutti fingono che le cose vadano bene anche quando la realtà grida il contrario perché hanno troppa paura di guardare in faccia l'orrore, ciò che non va, hanno paura di affrontare la verità in tutta la sua gloria sconvolgente.
Come bambini che giocano a nascondino. Se non vedono il mostro, il mostro non può scoprirli.
E invece li trova.
Li trova sempre.
E, mentre chi si nasconde tiene gli occhi chiusi, il mostro divora tutti gli altri.
Ladies and Gentlemen,
ben ritrovati sul blog, per una seconda recensione nell'arco della medesima settimana.
Tuttavia, questa volta, vorrei parlarvi di un libro che potrete trovare da oggi in ogni libreria, sia fisica che virtuale.
Trattasi di un libro horror, il cui tema focale è la rivisitazione, in chiave moderna, di una figura della mitologia greca molto conosciuta: il Minotauro. O meglio, forse è più conosciuto l'altro mito ad esso correlato ovverosia quello di Teseo ed Arianna.
Ad ogni modo, Kiersten White rielabora tale mito in "Hide" narrando la storia di quattordici concorrenti, i quali sono stati selezionati per partecipare ad un reality game, la cui regola principale è quella di non farsi trovare. Una sorta di nascondino dei nostri tempi.
Un gioco apparentemente semplice, ma la cui vittoria potrebbe risollevare la sorte di uno solo di loro....⤵️
☞ Casa Editrice: Mondadori
☞ Pagine 📄: 216
☞ 📚Serie [] 📖 Stand-alone [X]
☞ Commento 🖊
Quattordici partecipanti.Sette giorni.Una finestra di trenta minuti per nascondersi all'inizio di ogni giorno, all'alba.Il gioco prosegue fino al crepuscolo.Al tramonto, tutti devono uscire dal nascondiglio e tornare al campo base per cenare e dormire.
Il narratore di questa vicenda è una presenza onnisciente, che guida il lettore o lettrice attraverso avvenimenti passati, presenti e futuri. Non ho potuto, quindi, non adorare la parte introduttiva ovvero la concentrazione di eventi inerenti alla nascita di quello che sarà lo sfondo in cui si svolgerà, poi, la sfida moderna ovvero il parco giochi. Un elemento che già singolarmente, a mio avviso, contribuisce non poco a rendere l'atmosfera più inquietante, nonché horror. Se, infatti, in un primo momento il parco giochi altro non era che felicità, luci e divertimento, ora lo stesso è divenuto, col tempo, l'esatto opposto.
Le strutture di ferro che la componevano si sono, difatti, arrugginite per, poi, incrinarsi, divenendo così instabili e pericolanti. Gli elementi decorativi sono divenuti, invece, vittime dell'incuria mentre altri elementi ancora, che componevano e contraddistinguevano il parco, sono state assorbite dalla natura, che, appunto, attraverso la vegetazione incontrollata, ha dato vita ad un vero e proprio labirinto.
E' possibile, dunque, ravvisare una qualche somiglianza con "Hunger games" (indipendentemente, film o libro), per certi versi anche con il film "Maze Runner - il labirinto" (almeno, in questo caso io ho visto il film, ma, se non sbaglio, dovrebbero esserci anche i libri).
Sempre per quel che mi riguarda, ho trovato leggermente più complessa la presentazione di tutti i 14 (e non solo) protagonisti di questa storia, che, appunto, non potevano essere presentati diversamente, se non con questa scelta narrativa. Talvolta, troverete, infatti, inserito tra parentesi, per alcuni di essi, commenti sulle loro storie personali, nei quali, però, mi è parso di ravvedere un po' quasi come se il narratore fosse dalla parte del mostro.
Scopriremo, dunque, la storia che c'è dietro ad ognuno di loro ed il motivo per cui hanno scelto di partecipare a questo gioco. Anche se per brevissimi periodi, sono riportati i pensieri di tutti i concorrenti di cui uno emerge tra tutti ovvero quello di Mack, la cui esistenza è anche la più tormentata.
Tutta la sua vita è stata un "dopo", ma dev'esserci stato un "prima", giusto?Sta vivendo in un altro "prima", o resterà bloccata per sempre in un "dopo"?
Nel momento in cui le viene prospettato questo spiraglio di luce consistente, appunto, nel premio in denaro che potrebbe rivoluzionare totalmente la sua vita, Mack ritiene di avere ottime probabilità di vittoria in questo gioco, poiché è lo stesso che, anni addietro, le ha salvato la vita mentre la sua intera famiglia è stata sterminata.
L'autrice analizza Mack, quindi, anche da un punto di vista psicologico: infatti, il fatto di essere l'unica sopravvissuta viene vissuto dalla stessa Mack quasi come se fosse una colpa, una colpa che ritorna a tormentarla anche adesso.
Quest'ultima, però, oltre ai propri fantasmi personali deve scontrarsi anche con la tenacia degli altri concorrenti, i quali sono determinati come lei a vincere, ad ogni costo, quindi senza esclusione di colpi.
Nonostante qualche dubbio legato allo svolgimento iniziale della vicenda (non poteva essere diversamente data la mia diffidenza, ma credo che anche voi avrete lo stesso pensiero al riguardo), la storia si snoda in momenti in cui non vi è vera e propria azione (perlomeno fino ad un certo punto), essendo questa caratterizzata da una sorta di passività degli stessi personaggi, che non fanno altro che seguire le regole del gioco e, dunque, principalmente scegliere dove trovare un nascondiglio e nascondersi per l'arco dell'intera giornata.
Tuttavia ben presto, però, qualcuno si rende conto dell'esistenza di una presenza insieme a loro nel perimetro del parco. La tensione, prima, e lo sgomento poi, insieme alla paura prenderanno presto il sopravvento man mano che si procederà con la lettura.
Così il lettore (o la lettrice), insieme ai protagonisti, vorrà così scoprire cosa effettivamente ci sia con loro, come e perché. Credo, dunque, che adorerete quella che è stata una delle mie parti preferite ossia il ruolo dei libri, scoperti da alcuni concorrenti, con i quali si avrà modo di scoprire ciò che è accaduto e ciò che sta tuttora accadendo.
Come sono anche certa che arriverete a detestare certi personaggi, specie se in relazione alle motivazioni che li hanno spinti a comportarsi in quel determinato modo. Il ruolo di mostro, infatti, può essere ricoperto facilmente persino dagli stessi esseri umani.
Di quest'ultimo aspetto ovverosia quello legato alle motivazioni dei personaggi, ho dei dubbi in merito che, però, metterò sotto SPOILER*mi chiedo, infatti, come sia possibile che la medesima situazione delle famiglie, ovvero quella relativa al motivo che ha determinato l'attuale situazione, non sia, di riflesso, estesa automaticamente anche agli altri eredi*[per leggere lo spoiler è necessario evidenziare la parte tra i due asterischi con il cursore].
Altro elemento che non mi è piaciuto è lo stesso finale. Per quel che mi riguarda, un enorme punto interrogativo.
☞ Coppia 👭:
All'interno della vicenda è presente anche una componente romance (F/F).
- dei retelling del Minotauro, seppur in chiave moderna;
- dei parchi giochi dal fascino misterioso;
- dei film (e/o libri) di "Maze runner - Il labirinto" e "Hunger games";
- dei personaggi dal passato drammatico.
📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima vorrei:
ringraziare tutte le blogger che, insieme a me, hanno partecipato alla realizzazione di questo evento
ed, infine, salutarvi, come di consuetudine oramai, con l'ultimo estratto....
Questa sensazione, questa speranza che le risulta più pericolosa di qualsiasi cosa dia loro la caccia, le fa venire voglia di urlare. Perché la speranza l'ha già trovata, intrappolata, ha già affondato gli artigli nella sua carne, è pronta a squartarla non appena la abbandonerà.
☞ Copia omaggio, gentilmente, fornita dall'Ufficio Stampa della Mondadori
☞ Al fine di garantire quanto più possibile l'imparzialità nelle recensioni, in considerazione della copia omaggio ricevuta dalla Casa Editrice, si ritiene doveroso ed opportuno non pubblicare più la valutazione complessiva del romanzo ad esso inerente. Rimane, però, invariata la possibilità per la recensitrice di esprimere, a propria discrezione, la preferenza circa l'inserimento dello stesso romanzo nella rubrica "Indimenticabile", ovvero tra i libri preferiti, così come di segnalarne l'abbandono in corso di lettura (rubrica "Abbandonati").