Chissà quante volte, per un soffio, non abbiamo incontrato qualcuno...
Ladies and Gentlemen,
Buonasera.
Come annunciato nei giorni scorsi sui social, vi riporto i miei pensieri sull'ultimo libro letto. Questa volta, infatti, non si tratta di un post programmato.
Mi è stato richiesto di dare una mia opinione su un romanzo, gentilmente, fornito dall'autore a settembre. Colgo l'occasione per scusarmi per il ritardo, ma purtroppo gli ultimi (due) mesi sono stati alquanto frenetici e solo adesso ho avuto modo di poter assaporare questo libro.
Sì, il termine è giusto: "assaporare". Ritengo che ogni libro debba avere il tempo per poter essere apprezzato dal lettore o lettrice.
E questo sembra proprio che mi sia capitato al momento giusto. Ripeto, almeno è quello che credo....
Ho accantonato così, momentaneamente s'intende, il genere fantasy per ⤵️
☞ Casa Editrice: Undici
☞ Pagine: 130
☞ Commento:
☞ Punti deboli del romanzo ovvero cosa non ha convinto:
- All'interno della vicenda capita, per fortuna non sovente, che vi siano più intrecci tra presente e passato, "vicino" (come avvenimenti accaduti sempre nell'arco della stessa giornata, ma, ovviamente, in momenti diversi) e "lontano" (come certi ricordi dei protagonisti) [ad esempio, quanto riportato alle ss pagine: 23-29]. Ma credo che si tratti di una scelta letteraria, volta a conferire un tocco semmai più personale alla storia narrata.
☞ Citazioni 📑:
☞ Votazione: 5➡️ LUNA PIENA
☞ Se siete alla ricerca di qualcosa che parli di:
E così termina anche la mia recensione.
Particolarità del romanzo, come si evince anche dalla trama postata, è che la storia pare essere ambientata ai giorni nostri, ma la presenza di elementi surreali quali: la convincista, l'ingegnere nuvolistico ed altri personaggi dalla dubbia professione, hanno reso l'intero arco narrativo un po', come dire, fuorviante. O almeno, di non facile collocazione.
Sarò sincera con voi, inizialmente non mi piaceva molto, ma via via, proseguendo nella lettura tutto è divenuto più lineare e scorrevole, tanto che non vedevo l'ora di saperne di più, sempre di più fino ad arrivare al momento clou, quello finale, che è anche il mio preferito.
La storia è magica ed ogni dettaglio ha un suo perché. Tutto è collegato in modo magistrale. Complimenti davvero all'autore.
Tema centrale del romanzo è l'innamoramento e la caratteristica interpretazione che ne dà l'autore. Non si parla di un amore qualunque, quello che si può o si pensa di provare verso qualcuno all'inizio, bensì del vero amore, il quale viene scoperto solo grazie all'intervento di forze esterne ed estranee come le frasi non dette, il tempo che si ferma ed i contrattempi. Ed ecco allora che elementi, sia reali che surreali, si intrecciano e contribuiscono a dare vita all'amore tra due persone.
Lo scrittore, inoltre, riversa in queste 130 pagine il suo interrogativo: è possibile innamorarsi di qualcuno che non si è mai visto, se non attraverso la percezione di un solo senso come l'udito?
Non la conosco, non so nulla di lei, se non che lavora in una radio, mette musica che mi piace e, quando la sento, mi sembra strano che nessuno mi chieda il biglietto e me lo timbri, perché parto per il viaggio più bello che mi possa capitare.
☞ Punti forti del romanzo:
- Uno degli elementi che più ho amato di questo libro è stata proprio l'ambientazione. La vicenda si svolge interamente a Torino, una città unica quanto magica. Ma forse sono di parte essendo nata e cresciuta qui.
Ma a maggior ragione, se non siete originari di Torino, i personaggi vi mostreranno con i loro occhi il fascino della città: dalle Statue che rappresentano la fede e la religione, ai lati della Gran Madre di Dio, fino a perdervi tra le vie e dentro le diverse abitazioni.
- Il punto di vista è, di volta in volta, alternato. Personaggi principali sono Tobia ed Agata, ma non mancano le voci di personaggi straordinari come quelli Camilla (la mia preferita in assoluto) e Berenice.
- La contraddittorietà di un certo personaggio. Non ci sono limiti per l'amore, cambia addirittura le persone.
Hai negli occhi una luce nuova, cammini anche in maniera diversa, e poi questa storia che hai aggiustato il tubo, stai imbiancando i muri...tutto torna
- L'ironia. Anche qui, a titolo esemplificativo, vi segnalo pagina 90 e 98.
- Ho letteralmente amato come l'autore riproponga gli stessi luoghi quasi fossero parificati ad una chiamata, una sorta di faro per i due. Quasi dovessero per forza incontrarsi, ma che fosse, appunto, questione di poco. I presupposti ci sono per parlare così di destino: due anime destinate ad incontrarsi.
Proprio come nel video musicale, tanto per rimanere in tema, "Bad day" di Daniel Powter o ancora, per gli amanti dei film, "La casa sul lago del tempo" (con Sandra Bullock e Keanu Reeves).
Inoltre è persistente, nella vicenda, la sensazione che talvolta si prova in presenza di qualcuno, come se lo si conoscesse da una vita intera.
- I richiami all'arte. Questo romanzo mi ha rammentato le lezioni di storia dell'arte al liceo ed in particolare l'opera di Salvador Dalì - "La persistenza della memoria".
☞ Punti deboli del romanzo ovvero cosa non ha convinto:
- All'interno della vicenda capita, per fortuna non sovente, che vi siano più intrecci tra presente e passato, "vicino" (come avvenimenti accaduti sempre nell'arco della stessa giornata, ma, ovviamente, in momenti diversi) e "lontano" (come certi ricordi dei protagonisti) [ad esempio, quanto riportato alle ss pagine: 23-29]. Ma credo che si tratti di una scelta letteraria, volta a conferire un tocco semmai più personale alla storia narrata.
- Per quanto mi riguarda, ma è un mio pensiero, ritengo che certe similitudini siano particolari, se non addirittura azzardate. A titolo esemplificativo ne riporto una qui:
Quando saltava sulla sua bici l'indolenza spariva come un cucchiaino di zucchero nel caffè.
☞ Personaggi preferiti:
- Tobia.
- Tobia.
Ho apprezzato moltissimo una caratteristica in particolare di questo personaggio, una caratteristica che emerge subito, fin dalle primissime pagine, e che l'accomuna alla sottoscritta: camminare e perdersi nei propri pensieri.
Riflettere e soffermarsi ad assaporare piccole cose come l'aria, il tempo e il paesaggio che lo circonda.
Camminava lento per respirare meglio l'aria delle ore che preferiva, quelle in cui il pomeriggio lasciava il posto alla sera [...]. Sia che piovesse o soffiasse una brezza primaverile, erano ore di passaggio, di saluto, che facevano provare una certa malinconia, come una nostalgia che neppure lui riusciva a spiegare.
Qualcosa che, penso, per molti oggi sia irrilevante, persi nella loro quotidianità.
- Agata.
E' impossibile non simpatizzare per questa ragazza che si è lasciata tutto alle spalle: la sua città, Bologna, il suo lavoro da segretaria e il suo ragazzo, un avvocato:
Con Massimo la storia all'inizio pareva andare bene, lei si sentiva leggera, anche se, di tanto in tanto, percepiva come un'ombra sul loro rapporto. I mesi passavano e un'inquietudine sempre più presente la tormentava. Si accorgeva di non essere felice, che le mancava qualcosa, e visto che non era solita accontentarsi, evitò di farlo anche con lui.
per ricostruirsi e reinventarsi in un'altra città.
Segue, dunque, la sua passione (la musica), riuscendo persino a farla diventare un lavoro.
Segue, dunque, la sua passione (la musica), riuscendo persino a farla diventare un lavoro.
Riporto solo un altro piccolo appunto relativo il pensiero di questo personaggio, da me parzialmente condiviso:
La musica doveva essere divisa e catalogata seguendo le ore del giorno in cui veniva ascoltata. Agata pensava che le note e gli spartiti fossero stati composti in un preciso stato d'animo, dettati da un crepuscolo o da una luminosa mattinata. Era una sensazione che le era balzata in mente una notte mentre ascoltava dei notturni di Chopin. Ascoltarli al mattino non avrebbero avuto la stessa forza ed intensità.
E' parzialmente condiviso in quanto ritengo che l'ascolto della musica sia solo da accordarsi al proprio stato d'animo ed umore o perlomeno ai ricordi a cui essa è legata e che si intende evocare.
- Roberto.
Mai intervento fu più provvidenziale.
Concordo sul suo pensiero concernente i regali fatti da Tobia, molto romantici.
- Camilla.
Nonostante non mi piaccia particolarmente il nome, è il personaggio più intrigante della vicenda. Ho adorato i suoi consigli e il suo sesto senso, quasi riuscisse ad anticipare il futuro, anche se di poco.
E quella sua abitudine di seguire con lo sguardo Tobia. Adorabile.
I personaggi sono tanti, non posso negarlo, ma sono tutti uniti da un unico filo. Come l'aggiustista non ripara solo gli oggetti, ma sia anche portatore di pace nelle persone.
☞ Citazioni 📑:
Un treno si può perdere, ce n'è sempre uno dopo, mentre un pensiero, un saluto, un ricordo o una parola difficile da dire, se cade, si perde per sempre.
* * * *
Tanti avvenimenti si erano succeduti e si accorse di averli vissuti quasi subendoli. Aveva preferito farsi trascinare dalle cose, piuttosto che tentare di tenerle sotto controllo.
☞ Se siete alla ricerca di qualcosa che parli di:
vita quotidiana, arte, viaggi, musica, amore e/o sogni
Questo è il libro che vi consiglio!
☞ Considerazioni finali:
Colonna sonora, sia durante la lettura che in fase di scrittura, è stata "Still - Daughter". Ah, il potere della musica...
Intanto la puntina del disco aveva terminato il suo viaggio.
Non mi resta che dire: Alla prossima e ricordate, in amore tutto è possibile.
☞ Copia cartacea omaggio, gentilmente, fornita dall'autore, che ringrazio ancora cordialmente.