domenica 19 giugno 2022

📖 RECENSIONE 🖊: L'impero di sabbia. I libri di Ambha 📚

Gli dèi hanno creato i daiva, che a loro volta hanno generato i nostri antenati, e i nostri antenati hanno generato noi. Così si racconta. [....] Ed eccoci qui: donne e uomini mortali con l'immortalità nel sangue.

Ladies and Gentlemen, 

buongiorno a tutti voi. In questo periodo le giornate sono più torride del normale, ragion per cui la scelta migliore (per chi può, ovviamente) è stare sotto il ventilatore a godersi una leggera brezza, vivendo al contempo, delle avventure emozionanti in compagnia di un buon libro.  
Quest'oggi vi voglio, dunque, raccontare la mia ultima avventura.
Recentemente, infatti, ho avuto la possibilità di leggere un libro la cui trama mi ha intrigato parecchio fin dall'inizio. 
Trattasi, come sempre, di uno dei miei generi preferiti: il fantasy, ma, questa volta, sono stata trasportata in un ambiente esotico alquanto intricato. Ambientato in Asia Meridionale, ho seguito le vicende di Mehr, viaggiando così dritto dritto nel cuore pulsante dell'Impero attraverso tempeste di sabbia ed incontri ravvicinati con i daiva per avere, infine, a che fare con i terribili mistici e con gli stessi dèi. 

Mehr è la figlia illegittima del Governatore di Jay Irinah (una delle città facenti parte dell'Impero) e di una donna Amrithi, un'emarginata o, secondo altri ancora, una vera e proprio selvaggia in quanto discendente di una stirpe dotata di poteri magici. 
Sebbene, grazie a suo padre, Mehr possa godere dello status di nobildonna, il quale le permette molte più libertà del consentito tra cui anche la possibilità di praticare i riti del popolo di sua madre, è a malapena tollerata da tutti quelli che la conoscono proprio a causa delle origini di sua madre. E', poi, in una posizione ancor più delicata: molti Amrithi, come lei, stanno scomparendo e quindi è di fondamentale importanza mantenere un basso profilo. O almeno, è quello che avrebbe dovuto fare. Durante una tempesta, manifesta, infatti, il suo potere attirando in questo modo, l'attenzione di qualcuno che doveva evitare a tutti i costi....⤵️  
L'Impero di Sabbia
by TASHA SURI
I libri di Ambha volume 1 di 2

Gli Amrithi sono stati emarginati; nomadi discendenti dagli spiriti del deserto, sono ambiti ma anche perseguitati in tutto l'Impero per il potere del loro sangue. Mehr è la figlia illegittima di un governatore imperiale e di una esiliata Amrithi che lei riesce a malapena a ricordare ma da cui ha ereditato il volto e la magia. A sua insaputa, può manipolare i sogni degli dèi per alterare il destino del mondo. 
Quando il potere di Mehr attira l'attenzione dei mistici più temuti dell'Imperatore, viene costretta a sottostare al loro servizio: sono determinati a sfruttare la sua magia per la gloria dell'Impero. Sarà costretta a usare ogni grammo di volontà, di cuore e d'intelligenza per resistere alla crudeltà dei mistici e salvare il suo popolo da una sicura estinzione. Se dovesse fallire, gli dèi stessi potrebbero risvegliarsi in cerca di vendetta...
In libreria dal: 26/05 digitale - 01/06 cartaceo
☞ Casa Editrice: Fanucci Editore
Pagine 📄: 372
 📚Serie [X]     📖 Stand-alone [] 
❗❕Sebbene questa sia una serie composta da due volumi, ognuno di questi presenta protagoniste differenti. Pertanto possono essere considerati singolarmente, come stand-alone, anche se sono  collegati. 
Il secondo romanzo dovrebbe narrare le vicissitudini di Awra, la sorella di Mehr. 
 
Commento💬
Principalmente, a livello grafico, posso dire che ho apprezzato l'attenzione ai dettagli di questo volume. Ed in particolare, ho adorato la copertina, con il pugnale in posizione centrale, un elemento peculiare nonché ricorrente della storia stessa, così come la mappa, la quale considero sempre come una bussola, che orienta il lettore/lettrice nell'avventura che si andrà a leggere.  

Per quanto riguarda la storia posso dire che, in generale, mi aspettavo qualcosa di completamente differente da quella che è stata, poi, la sua evoluzione. Considerata l'ambientazione ed i personaggi, i quali richiamano, appunto, la cultura indiana, mi aspettavo, quindi, un fantasy diverso, magari con una rivisitazione di qualche leggenda tipica di questa cultura. 
Ma non posso dire che non sia avvincente ugualmente: sia per quanto riguarda la descrizione e caratterizzazione delle abitudini ed usanze dei vari popoli dell'Impero, e dunque della differenziazione dello stile di vita vissuto da Mehr nella casa del Governatore con quello dalla stessa vissuto durante la sua permanenza con i mistici. Sia anche, più in generale, per gli elementi peculiari che contraddistinguono quest'opera quali, a titolo esemplificativo, il richiamo indiretto ai jinn, così come il richiamo al mito della creazione/distruzione della divinità Shiva e via discorrendo. 
Di per sé, ho trovato, quindi, molto avvincente l'inserimento dei daiva, spiriti di diverse forme, che, però, richiedono un promemoria in merito al loro giuramento. Personaggi alquanto ricorrenti nella storia, ma più interessanti ancora sono proprio gli dèi dormienti. Dal loro sonno possono scaturire sogni od incubi, i quali, a loro volta, possono determinare la prosperità dell'Impero o la sua distruzione. La parte finale è oltremodo scenografica e non a caso è una delle mie parti preferite. Un'altra è il primo viaggio nel deserto con Amun.
     
Diversamente, quello che proprio non ho apprezzato è lo svolgimento dei riti Amrithi con balli tipici indiani contornati dall'utilizzo di segni.    

La narrazione è scandita in modo tale da seguire le vicende di Mehr, le quali sono narrate in terza persona, ma, talvolta, vengono proposti anche alcuni capitoli di altri personaggi, però facilmente individuabili. Pertanto ciò non appesantisce la storia. 

Non mi ha convinto la protagonista, la quale viene delineata, da sé stessa e da altri personaggi, come astuta, quasi un'abilissima manipolatrice, cosa non sempre veritiera. Talvolta è, persino, contraddittoria, come sembrerebbe trasparire dalle pagine 192-193.     

Ho visto sui vari gruppi che seguo, che è stato domandato se vi fosse una componente romance. Posso rispondere affermativamente a questa domanda, ma, sempre per quel che mi riguarda, non è particolarmente coinvolgente, se non perlomeno all'inizio, al momento dell'introduzione e conoscenza del personaggio maschile. Di quest'ultimo si scopre che è un uomo tormentato, ma con un lato nascosto, che sta a voi lettrici/lettori scoprirlo man mano, con lo svolgimento della vicenda. 

Citazione preferita 📑

Le relazioni tra le persone cambiano chi siamo. 
Estratto📃
Dà la tua spada all'Imperatore e la tua anima al Maha, e camminerai nella luce riflessa della loro gloria. 
Fu il Maha a fondare l'Impero, perciò tutti gli imperatori seguono le sue orme. L'uno non può esistere senza l'altro. Le regole della legge e quelle della fede sono legate indissolubilmente. Noi nobili rispettiamo la legge e ci occupiamo di politica. I mistici si occupano della fede e fanno in modo che l'Impero sia sempre benedetto. 
📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima. 
Non mi resta che salutarvi allora con l'ultima citazione.... 
Il sangue ha potere.
☞ Copia cartacea omaggio, gentilmente, fornita dall'Ufficio Stampa Fanucci Editore.
☞ Al fine di garantire quanto più possibile l'imparzialità nelle recensioni, in considerazione della copia omaggio ricevuta dalla Casa Editrice si ritiene doveroso ed opportuno non pubblicare più la valutazione complessiva del romanzo ad esso inerente. Rimane, però, invariata la possibilità della recensitrice di esprimere, a propria discrezione, la preferenza circa l'inserimento dello stesso romanzo nella rubrica "Indimenticabile" ovvero tra i libri preferiti così come di segnalarne l'abbandono in corso di lettura (rubrica "Abbandonati").