lunedì 12 settembre 2022

📖🖊REVIEW TIME ⌚: Piccoli favori 🐝📚

A volte dobbiamo mettere da parte i nostri desideri per far sì che tutto l'alveare prosperi.

Ladies and Gentlemen, 

nuovamente, ben ritrovati.  
Quest'oggi vorrei parlarvi di un libro che non potevo proprio perdermelo. 
Di quest'autrice ho letto e recensito, circa due anni fa, un altro stand-alone, nonché retelling. 
Erin A. Craig, infatti, la identifico come l'autrice che prende come punto di riferimento famose fiabe per, poi, reinterpretarle. 
Ed, infatti, se ne "La casa di sale e lacrime"(link diretto alla recensione), la rivisitazione era quella de "Le dodici sorelle danzanti" dei fratelli Grimm, con "Piccoli favori", l'autrice ha scelto e reinterpretato un'altra famosa fiaba dei medesimi autori.
Ma questa volta, il contesto è differente.... 
Un villaggio isolato del Nuovo Continente.
Una comunità tranquilla.
Poche regole il cui scopo è quello di garantire la pace ed, in generale, i rapporti di buon vicinato. Ma cosa accade quando degli Osservatori Oscuri iniziano ad interferire con questa realtà bucolica? Per scoprirlo non vi resta che immergervi in questa lettura....⤵️  

🐝Piccoli favori🍯
by ERIN A.CRAIG

Ellerie Downing vive nella tranquilla cittadina di Amity Falls nella catena montuosa del Blackspire - cinque picchi stretti che si estendono verso il cielo come fossero dita di una mano - delimitati da una foresta quasi impenetrabile di pini alti e stretti. 
I Downings sono apicoltori da sempre e il miele prodotto dai loro alveari è amato e apprezzato in tutte le Amity Falls. Ma un tempo la vita non era così serena. Pochi ricordano che i primi cittadini hanno dovuto affrontare il male nei boschi adiacenti e oggi, per fortuna, le occasioni di scontro sono molto rare. Ma quando un carico di rifornimenti scompare, alcuni temono che i mostri che hanno terrorizzato la regione, siano tornati ancora una volta. Mentre l'autunno si trasforma in inverno, movimenti sempre più spaventosi affliggono la città e portano a una tribù di creature diaboliche e mistiche, gli Osservatori Oscuri. Gli Osservatori promettono di soddisfare i desideri più profondi degli abitanti, per quanto smisurati e irrealizzabili, e solo in cambio di un piccolo favore. Ma le loro vere intenzioni sono molto più sinistre. Gli Osservatori Oscuri vagano per il paese, riducendo in rovina tutto ciò che incontrano. 
Per salvare il fratello gemello Samuel, Ellerie deve scoprire il vero nome del leader degli Osservatori Oscuri, la misteriosa donna vestita di bianco. Si ritroverà così in una corsa contro il tempo prima che tutta Amity Falls, la sua famiglia e il ragazzo che ama vadano in fiamme.
In libreria dal: 27/01/2022
☞ Casa Editrice: Fanucci editore
Pagine (edizione rilegata) 📄: 512
 📚Serie []     📖 Stand-alone [X
Recensione💬
"Quando a Falls veniva commesso un crimine, per quanto raro, il villaggio se ne occupava da solo." 
Amity Falls sembrerebbe la classica cittadina idilliaca, incastonata in un luogo da sogno (seppur isolato) in cui non succede quasi mai nulla degno di nota, se non qualche piccolo screzio tra vicini, risolto prontamente dagli Anziani, che applicano le poche regole istituite (7) dai loro padri fondatori, punto di riferimento di questa comunità. 

La storia ha inizio, in estate, con Ellerie, una giovane donna, appena diciottenne, che è stata scelta dal padre per aiutarlo a controllare le arnie, fiore all'occhiello della fattoria. Il loro pregiato miele è, infatti, il più famoso in tutta la valle. 
Tuttavia, Ellerie non è stata proprio la prima scelta del padre. Infatti, in teoria, avrebbe dovuto essere suo fratello gemello a ricoprire tale incarico. Ma quest'ultimo si disinteressa completamente dei lavori della fattoria ed appena possibile scompare alla vista, lasciando sole Ellerie e le sue sorelle ad aiutare i genitori. La vita, quindi, della protagonista e della sua famiglia procede tranquilla fino a quel momento, quando un urlo improvviso interrompe la loro quiete, segnando, in questo modo, l'inizio di una serie a catena di eventi sinistri e nefasti in un crescendo tale, che raggiungerà il suo culmine solo alla fine di questo romanzo.
"Io credo che i mostri di cui parlavano i nostri antenati siano tornati."
L'evoluzione della storia è presto caratterizzata da momenti di suspense, che indubbiamente terranno incollato il lettore (o lettrice) alle pagine, proprio come si è verificato per la sottoscritta, in una escalation tale da spronarvi alla prosecuzione della lettura. 

A mio avviso, la parte più intrigante della storia è data proprio dagli Osservatori Oscuri, presenze inquietanti e sinistre che compaiono, inizialmente, solo ad alcune persone, suscitando incredulità e scherno nelle altre. 
"E' strano, però, non trovi?" chiesi, spargendo altra farina sul tavolo. 
"Anche i Latheton hanno parlato di una creatura con gli occhi argentati. Perché così tante persone dovrebbero immaginare la stessa cosa?"
Filo conduttore della storia penso che potrebbe essere facilmente individuato con le responsabilità delle proprie azioni. Un'azione od una scelta comporteranno inevitabilmente delle conseguenze, che volenti, o nolenti, dovremmo accettare. E qui l'autrice ha saputo enfatizzarle, a mio parere, con eccezionale maestria.  
I fondatori avevano voluto assicurarsi che tutti comprendessero come le azioni di ognuno si riflettessero sull'intera comunità. per giorni, avrei portato sulla mano qualsiasi decisione avessi preso, come un marchio.
Come accennato in premessa, Erin A. Craig riprende una fiaba che, forse, avrete già avuto modo di individuare.
"I nomi hanno un potere, non credi? Una volta che hai rivelato il tuo nome non puoi fare a meno di obbedire a chiunque lo conosca."
Qual è quella fiaba in cui il nome è importante? Sì, proprio quella di "Tremotino".
Da piccola non mi piaceva, lo ammetto, ma credo che l'autrice sia riuscita a reinterpretarla magnificamente. 

Un altro elemento che ho adorato è il titolo correlato alla stessa vicenda. Quando il lettore (o lettrice) si renderà conto di cosa effettivamente avesse inteso l'autrice, avrà modo di scoprire l'essenza stessa della storia.
Non è, però, l'unico elemento intrigante, le stesse api risultano in un certo qual senso centrali per la vicenda che andrete a leggere. 

Un elemento horror, però, me lo sarei volentieri risparmiata, dato che mi ha fatto ritornare con la mente alle lezioni (con tanto di slide allegate) di medicina legale all'università. Ma, d'altronde, si tratta di un horror e, pertanto, elementi del genere sono quasi necessari per poter, poi, classificare il romanzo come tale.  
 
Diversamente, due aspetti sono gli aspetti che mi hanno delusa. Infatti, non mi aspettavo che la protagonista dopo essersi prodigata, ed aver, di conseguenza, sacrificato così tanto, abbia, infine, deciso di agire in quel modo. Anche se, in effetti, pensandoci bene era l'unica scelta possibile.  
E ancora, quello che mi è piaciuto meno è stato, ahimè, ancora una volta, il finale scelto dall'autrice. Non fraintendetemi, la storia è caratterizzata dalla suspense ben calibrata, veramente, fino alla fine, tuttavia il finale mi sembra che sia stato troppo netto. 
Probabilmente, ma solo se fossi stata al posto dell'autrice, per lasciare un senso di inquietudine maggiore, avrei adottato come finale quello richiesto e suggerito, ad un certo punto, da un particolare personaggio in uno dei momenti clou per intenderci. Se, poi, ancora si fosse riusciti a mantenere coscienza di quanto avvenuto, anche se relativamente a quel determinato personaggio, ecco credo che sarebbe stato forse più sinistro che mai.
Ma, ripeto, è solo un mio pensiero. 


Ci terrei particolarmente ad aggiungere ancora un'altra 
citazione 📑
che, in qualche modo, mi ha colpito.
Certe cose non andrebbero mai dette. Alcune parole sono troppo crudeli per essere perdonate.
Invece, per spronarvi, anche se credo che non sia necessario, vorrei lasciarvi un 
estratto📃
per incuriosirvi ancora di più
Ad Amity Falls, ogni nome sembrava avere uno scopo pratico.
I nomi avevano un peso, impressi a fuoco su luoghi e persone come un marchio.
Le montagne alte e scure?
Le chiamavamo Piccoscuro.
Un lago color verderame perché pieno zeppo di alghe in fioritura?
Lo chiamavamo la Landa Verde.
L'appropriatezza di un nome era intessuta nell'essenza dello stesso oggetto
 

 Riepilogando gli ingredienti che caratterizzano questo volume e, pertanto, gli stessi che mi "spingono" a consigliarvelo sono:
Una storia, per certi versi, simile a quella narrata nel film "The village" (2004) ovverosia un villaggio isolato in cui fanno la loro comparsa esseri mostruosi. Discostandosi, però, per via degli Osservatori Oscuri e per il retelling, ossia la rivisitazione di una fiaba, in questo caso quella di 'Tremotino'. 
Ritengo che ciò possa essere sufficiente per considerarlo come il libro giusto per voi!

📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima. 
E come di consueto, l'ultima citazione.... 
"Non fallirai. Sei troppo intelligente per fallire, e sei così compassionevole. Farai degli errori, come facciamo tutti, ma ci tieni abbastanza da continuare a lottare. E' questo che conta davvero. Ci tieni troppo per arrenderti.".

☞ Copia omaggio, gentilmente, fornita dall'Ufficio Stampa Fanucci.
☞ Al fine di garantire quanto più possibile l'imparzialità nelle recensioni, in considerazione della copia omaggio ricevuta dalla Casa Editrice si ritiene doveroso ed opportuno non pubblicare più la valutazione complessiva del romanzo ad esso inerente. Rimane, però, invariata la possibilità della recensitrice di esprimere, a propria discrezione, la preferenza circa l'inserimento dello stesso romanzo nella rubrica "Indimenticabile" ovvero tra i libri preferiti così come di segnalarne l'abbandono in corso di lettura (rubrica "Abbandonati").