"Anch'io mi sento in obbligo di nascondere chi sono. E' difficile, non è vero? Preoccuparsi sempre di come gli altri interpreteranno chi sei; chiedersi sempre se si sarà accettati essendo i veri noi stessi?"
Ladies and Gentlemen,
questo è l'anno giusto per vivere nuove e strepitose avventure all'insegna del fantasy romance (uno dei miei generi preferiti in assoluto). Almeno per me, dato che fino ad ora ho avuto modo di leggere solo ed esclusivamente libri bellissimi, alcuni di essi, persino, inediti.
Oggi, invece, sono qui, sul blog, per parlarvi della mia ultima avventura, appena conclusa, in lingua italiana. Una di quelle che mi hanno lasciato col fiato in sospeso fino all'ultimissima parola e desiderosa di avere, quanto prima, il seguito.
Una storia romantica dal fascino esotico, ammaliante quanto solo il deserto può essere, anche se, a tratti, in grado di assumere delle svolte dalle tinte cupe.
Un volume che avevo adocchiato fin da subito ovverosia al momento della sua pubblicazione in lingua originale.
Sto parlando, ovviamente, della recentissima pubblicazione per la Casa Editrice Fanucci Editore, "Le trame del regno", il primo romanzo della nuova serie che segna, al contempo, anche il ritorno della sua celeberrima autrice, Tahereh Mafi.
Autrice conosciuta, per l'appunto, dai più, per un'altra sua serie famosissima: "Shatter me", conclusasi, sempre, di recente, grazie alla stessa Casa Editrice, che ha permesso a noi lettori e lettrici italiane di vedere ultimata la storia di Juliette alle prese con un sistema corrotto quale la Restaurazione.
Serie, quest'ultima, che ignoravo totalmente fino a poco tempo fa (penso di essere stata l'unica, in Italia, difatti, a non averla letta).
Tecnicamente, non è del tutto vero. Ho provato ad iniziarla un paio di volte, ma altrettante l'ho accantonata. Colpa mia. Prima o poi, la ultimerò anche io.
Se "Shatter me" è ambientato in un mondo prettamente distopico, "Le trame del regno", invece, come accennato in precedenza, ha un'ambientazione più esotica in cui la mitologia persiana ne fa da padrona. Personaggi peculiari, poi, sono i jinn, esseri dotati di poteri magici, il diavolo, una figura che seppur sporadica è quanto mai chiave per l'evoluzione della storia ed, infine, gli argilla, esseri umani i quali convivono oramai, quasi, pacificamente grazie a degli Accordi Del Fuoco ossia patti siglati anni addietro tra le due specie.
Tuttavia, ancora una volta, non tutto è come sembra: i jinn, sono spesso, se non sempre, ostracizzati. Tra questi vi è, poi, la protagonista, Alizeh, la quale fatica non poco a guadagnarsi riparo e soldi sufficienti per vivere o meglio, sopravvivere.
Ugualmente è anche colei predestinata a compiere l'impossibile: risollevare le sorti della sua gente in quanto erede, legittima, di un regno perduto. E se Alizeh, a stento, riesce a sopravvivere, ben attenta a sfuggire persino alla morte, dall'altra parte, vi è un altro personaggio: Kamran, il quale non ha di questi problemi, ma ne ha altri. In quanto, infatti, è il principe ereditario del più grande impero conosciuto in procinto di iniziare una guerra, a lungo evitata, col suo vicino....⤵️
☞In libreria dal: 02/05/2023☞ Casa Editrice: Fanucci Editore
☞ Pagine 📄: 372
☞ POV💬: doppio
☞ 📚Serie [X] 📖 Stand-alone []
☞ Recensione🖊
E con questa delineazione generale non posso non passare ad elencarvi ciò che ho più amato in questo romanzo.
In primis, mi è impossibile non menzionare il particolare stile narrativo adottato dall'autrice, alquanto scorrevole ed evocativo. Uno stile caratterizzato da scelte interessanti di similitudini e descrizioni....
Ucciderla adesso, innocente com'era, gli sembrava privo di senso così come lanciare frecce alla luna. Quel genere di luce non era così facile da spegnere, e cosa c'era da celebrare in un successo che avrebbe solo avuto l'effetto di rendere la Terra più buia?
....a titolo esemplificativo, mi sono permessa di riportare un estratto che racchiude anche, in parte, uno dei trope -temi- peculiari del romanzo: l'enemies to lovers. Anche questo uno dei miei temi preferiti.
Sempre in tale romanzo, la diversità è un altro tema focale, che seppur affrontato in chiave soprannaturale, non lo rende certo meno apprezzabile. Se, difatti, da un lato, insieme ad Alizeh viviamo la sua condizione di emarginata dai più, relegata all'ultimissimo gradino della scala gerarchica, sfruttata all'inverosimile per il solo fatto di essere una jinn (specie considerata più resistente degli esseri umani), siamo - come lettori- grati dall'introduzione di personaggi come Deen, i quali lasciano intravedere uno spiraglio di luce per queste persone che sono costrette quasi a nascondersi alla vista a causa di ciò che sono.
Tuttavia, ritengo che punto di forza incontestabile dell'autrice siano proprio i personaggi delineati magistralmente e che costituiscono il fiore all'occhiello del romanzo stesso, non solo quelli principali, bensì anche quelli secondari. Personaggi che, credo, rimarranno a lungo nelle nostre menti. Il punto di vista è doppio, vi sono, infatti, capitoli alternati che permettono al lettore (o lettrice) di delineare quanto più possibile il contesto generale (anche se ritengo manchi un tassello importante, che credo sarà analizzato meglio in seguito, col prossimo volume).
Le interazioni sporadiche di Alizeh e Kamran mi sono piaciute moltissimo, specie la parte dello sgabuzzino nella villa della zia di Kamran.
"Non ho idea di che cosa stiamo facendo. Ma se intendi farmi prigioniero, devi solo chiedere. Verrei volontariamente."
Per buona parte del romanzo ammetto che è stato il mio preferito, sebbene sia un personaggio particolare data la sua facile inclinazione alla rabbia ed alla collera.
"Consumi i miei pensieri fin dal momento in cui ti ho incontrata. Adesso, alla tua presenza, mi sento strano. Credo che prenderei la luna per te, solo per risparmiarti altre lacrime."
Se in un primo momento avevo identificato Kamran come il "lui" perfetto della storia. Ora, a lettura ultimata, non posso dire di non tifare per un'altra coppia, che sebbene improbabile, la ritengo ugualmente adorabile. Già dalla sua primissima apparizione ha solleticato non poco la mia curiosità. Mi sto riferendo al personaggio 'Niente'.
"Qual è il tuo nome?""Di palo in frasca. Perché vuoi sapere il mio nome?""Per poterti odiare in modo più informale."
Vedo tra le interazioni, seppur anche qui limitate a pochissime, un barlume di scintilla. 'Niente' è riuscito, infatti, fin da subito a catalizzare tutta la mia attenzione su di lui. Ha un qualcosa che, secondo me, non si dovrebbe sottovalutare, specie in relazione alle sue parole, nonché alle sue azioni....devo capire perché si è comportato in quel modo e cosa intendeva con quei brevi scambi di battute.
Penso, non lo so, ma lo posso immaginare, che nel prossimo romanzo, Alizeh sarà oggetto di un triangolo amoroso. Non so, potrebbe. E' una mia sensazione. E dico anche che non mi dispiacerebbe, dipende poi dall'evoluzione della stessa storia.
Altri due personaggi, questa volta secondari, che ho adorato sono Hazan, mi spiace per l'ultimo avvenimento che lo riguarda, chissà cosa gli capiterà in futuro ed il personaggio di Omid.
Inoltre, devo necessariamente menzionare anche gli indovinelli e le profezie del diavolo, nonché la questione pressante e, di proposito, accantonata per quasi tutta la storia eccetto qualche cenno qua e là che sono, invece, da tenere in considerazione. Un pezzo del puzzle quanto mai fondamentale.
☞ Estratto📃
"In qualche modo, sapeva - in qualche modo vide, con scioccante chiarezza - che un seme piantato tra loro era sbocciato. Tremolanti germogli verdi erano sbucati dal terreno sotto i suoi piedi; germogli che, se coltivati, avrebbero potuto un giorno fiorire in qualcosa di maestoso, un albero torreggiante che non solo portava frutti e offriva ombra, ma forniva un tronco solido contro il quale avrebbe potuto far riposare il suo corpo esausto."
☞ Copertina 📕
La Casa Editrice Italiana ha mantenuto interamente la cover originale, quindi, per me, è sicuramente un punto a suo favore.
☞ Sensualità:
☞ Romanzo:
☞ Se siete alla ricerca di un libro con i seguenti ingredienti:
- enemies to lovers;
- mitologia persiana;
- la diversità affrontata in chiave soprannaturale;
- jinn, umani, diavolo e profezie;
- un protagonista che è l'erede di un regno perduto.
Questo è il libro che vi consiglio!
☞ Considerazioni finali🖊:
Tutto sommato questo romanzo è da considerarsi più introduttivo che altro, anche se, devo altresì ammettere, che gli avvenimenti che si concentrano verso la parte finale sono quanto mai pregne di azione e rivelazioni, alcuni di essi alquanto sconvolgenti, che meritano, appunto, quanto prima di avere una risposta. Inoltre, sbirciando su instagram, ho visto che qualcuno ha, addirittura, menzionato come trope del prossimo romanzo, "These Infinite Threads", il retelling di Ade e Persefone, uno dei miei miti preferiti.
A quanto pare, news di questi giorni, è la data di pubblicazione del secondo volume di questa serie, per la medesima Casa Editrice, prevista per il 27 ottobre di quest'anno!
📌 La mia recensione termina qui e non mi resta che dire: Alla prossima.
Ma prima l'ultima citazione....
Lui aveva un regno che un giorno avrebbe governato, e lei aveva la sua vita da perseguire.
☞ Copia omaggio, gentilmente, fornita dall'Ufficio Stampa Fanucci Editore;
☞ Al fine di garantire quanto più possibile l'imparzialità nelle recensioni, in considerazione della copia omaggio ricevuta dalla Casa Editrice, si ritiene doveroso ed opportuno non pubblicare più la valutazione complessiva del romanzo ad esso inerente. Rimane, però, invariata la possibilità per la recensitrice di esprimere, a propria discrezione, la preferenza circa l'inserimento dello stesso romanzo nella rubrica "Indimenticabile", ovvero tra i libri preferiti, così come di segnalarne l'abbandono in corso di lettura (rubrica "Abbandonati").